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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
Le opere / S. Giacomo - Ponziana

Il Comune sollecita l'invio del progetto per il nuovo Ferrini, il futuro cantiere è fermo da mesi

L'amministrazione comunale ha inviato una Pec lo scorso 19 gennaio per chiedere di visionare il progetto esecutivo. L'assessore Everest Bertoli: "Porte spalancate, diteci come possiamo aiutare". Mauro Milanese: "Siamo abbastanza vicini, a fine aprile dovremmo iniziare". Al Coni non è arrivata nessuna richiesta di parere, né a Trieste né a Roma.

Tutto fermo. Il progetto esecutivo relativo alla ristrutturazione dello stadio Ferrini vive un periodo simile a quello della prima squadra, con un evidente stallo nell'invio della documentazione da parte di chi dovrebbe eseguire i lavori e una pressante richiesta da parte del Comune, che tra metà novembre e la fine di gennaio ha sollecitato più volte la visione del progetto e l'auspicato avvio delle opere. Ma siccome in piazza Unità dicono di non aver ancora visto il progetto esecutivo (mentre Mauro Milanese sostiene di aver visto i disegni) per venire incontro all'impresa la giunta ha autorizzato il cosiddetto lotto 0, vale a dire la possibilità entro il 31 dicembre 2021, di far partire i lavori relativi alle recinzioni e alla pulizia del cantiere. Quei lavori, però, non sono mai partiti.

La posizione della Triestina: "Siamo abbastanza vicini"

L'amministratore unico dei rossoalabardati, raggiunto telefonicamente da TriestePrima, ha mandato segnali di ottimismo. "Siamo abbastanza vicini, anche oggi ci siamo sentiti con l'amministrazione e siamo allineati. Dovremmo farcela verso fine aprile, in quel periodo dovremmo iniziare le opere". Per Milanese - che è in contatto con un team di professionisti che si occupa del progetto - a mancare sono "dettagli" che avrebbero a che fare - non solo - con la "nuova normativa del Coni. Però ripeto, sono fiducioso". A Giorgio Brandolin, presidente del sodalizio regionale, non risulta però che "la Triestina o il Comune abbiano richiesto pareri. Nessuno ha ricevuto niente, né a Trieste, né a Roma". Insomma, uno stallo che per sbloccarsi, al netto di clamorosi colpi di scena dell'ultimo minuto, dovrà ancora aspettare. 

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Di operai neanche l'ombra

Di operai, ad oggi, nell'ex stadio del Ponziana non si è vista neanche l'ombra. "Siamo qui ogni giorno - racconta un gruppetto di giovani che passa i pomeriggi sulle gradinate del campo intitolato all'indimenticato capitano granata - e non abbiamo mai visto nessuno". La struttura (come documentato dalle fotografie che pubblichiamo e realizzate dal nostro Giovanni Aiello) è in conclamato stato di degrado. I vigili del fuoco sono intervenuti in diverse occasioni (chiamati dagli stessi ragazzini), soprattutto per principi d'incendio causati da bivacchi improvvisati o da senzatetto in cerca di un riparo per la notte. Al di là delle fatiscenti condizioni degli edifici e di interventi di forze dell'ordine, la speranza di poter riqualificare l'area (non solo sportivamente, anche e soprattutto sotto un profilo sociale) viene riposta tutta nel progetto.  

"Porte spalancate per la Triestina, diteci cosa possiamo fare"

Tuttavia, il sollecito "ad adempiere alle obbligazioni assunte" riguarda però il progetto stesso del Ferrini ed è stato firmato il 19 gennaio scorso a mezzo di una Pec. "Ad oggi - fanno sapere dagli uffici del Comune - non è arrivato nulla. Siamo fermi da mesi". L'amministrazione aveva convocato l'impresa già il 16 novembre. In quell'occasione, secondo la giunta comunale, erano già state chieste delucidazioni sullo stato delle opere.  "Siamo pronti a spalancare le porte alla Triestina - afferma l'assessore Everest Bertoli -. Diteci di che cosa avete bisogno e come possiamo fare per aiutare. Tutti vogliamo il bene dei rossoalabardati". Il telefono tra il Comune e la Triestina squilla veloce e così il numero uno dell'Unione che tranquillizza i tifosi sulle voci di possibili disimpegni. "Tranquillizziamo i tifosi, dobbiamo essere positivi, andiamo avanti".  

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Gli annunci estivi: "A settembre fine prima fase", poi il nulla

Tra problemi da ascrivere alla burocrazia e ai prezzi dei materiali che si impennano, la situazione attuale è però ben distante da quella annunciata in pompa magna il 7 giugno 2021. In quell'occasione, alla presenza dell'allora vicesindaco Paolo Polidori (oggi primo cittadino a Muggia ndr), degli assessori Elisa Lodi e Lorenzo Giorgi, nonché del team targato Triestina e guidato dal suo amministratore unico Mauro Milanese, la giornata era stata definita "storica". Lavori da far partire subito, una prima fase fino a settembre per ristrutturare gli spogliatoi (costo di circa due milioni e 250 mila euro) e l'idea poi di riqualficare il carattere energetico della struttura con "la posa di impianti solari e il cambio di serramenti, tutte operazioni che saranno portate avanti grazie alle possibilità offerte dal bonus 110 per cento" questi gli annunci fatti nella sala Luttazzi del magazzino 26. 

Ecco le parole di otto mesi fa

Cosa prevede il progetto

Un progetto arrivato alla cifra di circa 11 milioni di euro (il cui costo iniziale è cresciuto nel corso del tempo), da realizzare così da poter dare finalmente una casa ai "greghi". Dell'importo finale, il Comune parteciperà con circa un milione e duecentomila euro. Oltre al manto ad 11, nel progetto si parla di un campo a sette ed uno a cinque, un centro prelievi, una parafarmacia, un centro ortopedico riabilitativo, un ristorante, due campi da padel (di uno panoramico) e una foresteria da 15 stanze. Insomma, un'idea faraonica e che dovrebbe finalmente restituire alla cittadinanza un'area che dopo il fallimento dei veltri non ha più conosciuto fortuna. In occasione della conferenza stampa di giugno, lo studio Tonucci and Partners (già coinvolta nell'operazione che avrebbe dovuto realizzare il nuovo stadio della Roma, cantiere poi svanito) aveva parlato di "coronamento di uno sogno, una conquista importante". Taglio del nastro nell'arco di 18 mesi. Ne sono già passati otto. Volendo cercare un sorriso nell'attuale momento dei rossoalabardati, più che di sogni i tifosi si accontenterebbero di una vittoria sul campo. Tre punti e via andare. 

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