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Evitato il fallimento

"Abbiamo salvato la Triestina la seconda volta"

Sono queste le prime parole a caldo di Mauro Milanese che si trova a Milano per incontrare la nuova proprietà che proprio nel capoluogo lombardo ha alcuni tra i suoi uffici

MILANO - "La prima volta c'era Mario ed è stato più semplice, questa volta l'abbiamo sudata ma l'abbiamo salvata di nuovo". Mauro Milanese è a Milano dove la nuova proprietà che ha provveduto al versamento di quasi un milione e 300 mila euro ha alcuni suoi uffici. "Sono soddisfatto - afferma -, siamo stati bravissimi. Non è stato facile, visti anche la fase di successione e tutti i processi da attualizzare". Milanese è atteso alle 17:30 negli uffici della nuova proprietà, su cui c'è ancora un patto di riservatezza e che a breve ufficializzerà la compravendita. Sul suo futuro è ancora troppo presto: c'è da valutare il progetto sportivo e capire molte cose. 

Secondo quanto si apprende il nuovo socio della Triestina è un gruppo italiano e grazie al versamento ha garantito il pagamento delle ultime mensilità alla rosa alabardata e l'iscrizione alla prossima stagione. Nei prossimi giorni è prevista una conferenza stampa per fornire i dettagli della compravendita. L'operazione è stata facilitata dal fuso orario con l'Australia. A Trieste si è lavorato fino le 5 del mattino, così dalla società, per preparare l'accordo quadro. "Dai valori di bilancio il gruppo è solidissimo" così le prime indiscrezioni in possesso di TriestePrima. 

E proprio questa mattina è stata convocata l'assemblea straordinaria in videoconferenza, alla presenza di un notaio di Roma di cui però non si è voluto fornire il nominativo. La parte invece delle "licenze nazionali", come per la fideuissione era stata garantita, sempre secondo le indiscrezioni, dalla società. Sulla lista dei soggetti interessati all'acquisto della Triestina si viene ad apprendere che "la parte dell'advisor milanese che agiva per conto di un soggetto a Londra era un'altra". I giocatori alabardati hanno ricevuto comunicazione del closing, anche se per questioni di tempistiche bancarie non hanno (al momento della pubblicazione dell'articolo) evidenza del bonifico. "E' fatta".

La notizia è in aggiornamento 

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