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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Triestino caduto in grotta a Orlek salvato dopo 12 ore di interventi

Una squadra di demolitori speleologi, specializzata nella disostruzione, ha allargato la cavità con l’aiuto di micro cariche di esplosivo

Terminate ieri notte le operazioni di soccorso nella grotta di Orlek, vicino Sežana, in Slovenia, condotte dal soccorso speleologico sloveno. Le condizioni del triestino infortunatosi ad una profondità di circa cento metri, M. (nome) K. (cognome) del 1961, sono subito apparse più serie di quanto si pensava in un primo tempo, avendo subito la frattura del femore e non della caviglia. L’uomo è stato raggiunto dal medico, che è lo stesso in organico nel Soccorso alpino e speleologico italiano della delegazione del Friuli Venezia Giulia, e stabilizzato sul posto.

All’esterno della grotta era presente anche una squadra di soccorritori italiana, che ha fornito allo stesso medico il kit di soccorso con cui è solito lavorare. In grotta però non è stato inizialmente possibile introdurre la barella di soccorso per trasportare l’infortunato, perché la cavità presentava alcune strettoie attraverso le quali la barella non poteva passare. Una squadra di demolitori speleologi, specializzata nella disostruzione, ha poi allargato i passaggi, con l’aiuto di micro cariche di esplosivo. 

L’allarme era stato dato nel primo pomeriggio dal compagno di calata dell’uomo, che è uscito autonomamente per chiamare i soccorsi. Intorno alle 22.30 di ieri, sabato 7 luglio, è giunta comunicazione che il ferito era in buone condizioni e che le prime verticali nella cavità erano attrezzate per il recupero, mentre le ultime strettoie sono state allargate. Il ferito è stato estratto alle tre e dieci del mattino: il dottore ha riferito un probabile trauma all’anca.

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