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Cronaca

Truffa a due turisti olandesi: tassista triestino pizzicato dalla Polizia Locale

18.49 - Dalla Costiera a via Flavia chiesti 132 euro invece di 60 euro circa. Inoltre il taxi non era stato revisionato e l'uomo ha violato altre norme comunali

Il trasporto pubblico è uno dei biglietti da visita della città, soprattutto i taxi che accolgono gli ospiti fin dal loro arrivo. Per questo motivo tra i compiti della Polizia Locale c'è anche il controllo dei tassisti: un’attività composita, dal collaudo all’accertamento della corretta applicazione delle tariffe urbane ed extra urbane. Il tutto a favore della qualità del servizio e della clientela che va assolutamente tutelata.

Alcuni giorni fa una pattuglia della Polizia Locale è intervenuta su invio della Sala Operativa dove era arrivata una segnalazione da parte di un turista olandese, relativa a un episodio che aveva visto coinvolto un taxi triestino. Il turista e la sua compagna, verso le ore 13, erano rimasti con l'auto in panne sulla Strada Costiera e avevano chiamato un carro soccorso per il recupero del veicolo e il trasporto per la riparazione presso un'officina della rete di assistenza della casa costruttrice; inoltre era stato contatto anche un tassista, mediante chiamata diretta sul suo cellulare.

Il tassista giunto sul posto, ha caricato i turisti e li ha accompagnati in via Flavia presso la concessionaria/officina ove era stato trasportato il veicolo. Qui la sorpresa: 132 euro di conto. Alle rimostranze dei turisti per l'importo elevato il tassista ha acconsentito a uno sconto, riducendo l'importo a 100 euro: ottenuta la cifra, questo l'ha incassata la cifra e ha rilasciato la ricevuta.

Il giorno successivo, gli operatori della Polizia Locale sono riusciti a individuare il tassista, un uomo, A.B., triestino di 39 anni che già ad un primo controllo risultava non essere in regola con la revisione del veicolo. Infatti, la revisione era scaduta a dicembre 2013 (i taxi sono sottoposti a revisione con cadenza annuale) per la quale il conducente è stato immediatamente sanzionato ai sensi dell'art. 80 del Codice della Strada (117,60 euro) e invitato a effettuare la revisione quanto prima.

In seguito gli operatori hanno effettuato una prova del percorso con il veicolo di servizio dotato di apparecchio tassametrico edè emerso che l’importo per il percorso effettuato dai turisti - seguendo la via più breve ed alle condizioni previste dal Regolamento - sarebbe dovuto essere di circa 60 euro, circa la metà di quanto richiesto dal tassista. 

Al triestino sono state quindi contestate altre tre infrazioni all’art. 86 del Codice della Strada (83 euro ciascuna) per aver esercitato il servizio violando il Regolamento Comunale per l’esercizio degli autoservizi pubblici non di linea eserciti con autovettura, motocarrozzetta, natante e veicoli a trazione animale specificatamente: per aver ricevuto chiamata di servizio su cellulare privato, per non aver scelto il percorso più economico, per aver chiesto compensi aggiuntivi a quanto autorizzato, in particolare per aver fatto il ritorno in 2° tariffa.

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