Superbonus: maxi truffa da 24milioni, coinvolto anche il Fvg
Sequestrati beni e crediti d'imposta per oltre 8 milioni di euro. Le tre persone coinvolte avevano fondato un consorzio con il quale stipulavano contratti per realizzare interventi su edifici soprattutto in Veneto, Lombardia e Friuli - Venezia Giulia. I tre beneficiavano del superbonus 110 per cento senza effettuare i lavori, presentando certificazioni false
Fingevano di avviare cantieri per avere il superbonus 110 per cento, guadagnando illecitamente circa 24 milioni di euro. La truffa è stata scoperta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, che hanno sequestrato crediti d’imposta per circa 7 milioni di euro, oltre a disponibilità finanziarie e immobili per circa 1,2 milioni di euro.
Sono tre le persone coinvolte, due del Trevigiano e una di Milano, che avrebbero fondato un consorzio per poi stipulare quasi 500 contratti in un anno e impegnandosi a realizzare, senza alcun onere per il committente, interventi su edifici soprattutto in Veneto, Lombardia e Friuli - Venezia Giulia. Un ingegnere compiacente ha quindi attestato per il consorzio una falsa documentazione allo scopo di certificare l’esecuzione dei lavori che beneficiavano dell’agevolazione. Tuttavia il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Treviso, con la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate, ha rilevato che, per circa 230 contratti, nulla era stato concretamente realizzato.
Dei lavori edili oggetto di agevolazione, infatti, a distanza di mesi dalla stipula del contratto, non è stata rinvenuta alcuna traccia, contrariamente a quanto riportato negli stati avanzamento lavori. Alcuni committenti, dopo aver receduto dal contratto a causa del mancato rispetto dei termini, hanno scoperto di aver maturato e ceduto al consorzio, “a loro insaputa”, i crediti correlati ai lavori edili mai avviati. I tre responsabili della frode, sono ora indagati dalla Procura della Repubblica di Treviso per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.