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I controlli dei Carabinieri

Si spacciano per Carabinieri e chiedono denaro al telefono: indagini in corso

L'Arma mette in guardia da una truffa telefonica che sta prendendo piede a Trieste negli ultimi giorni. Le persone contattate hanno subito informato le autorità

Diversi casi di truffa telefonica si stanno verificando a Trieste in questi giorni. Nella fattispecie l’interlocutore affermava di essere un Carabiniere che chiamava per conto di un parente incorso nel controllo di una pattuglia in seguito al quale l’automezzo era stato posto sotto sequestro; per poter consentire al congiunto di riprendere la circolazione serviva urgentemente consegnare una somma di denaro, 100 o 200 euro, ad un militare che si sarebbe presentato presso l’abitazione da lì a breve. 

In tutti i casi, fortunatamente, le vittime del tentato raggiro hanno effettuato una preventiva verifica telefonica con i comandi dei Carabinieri ricevendo assicurazione dell’estraneità dell’Arma a tali procedure. Nel contempo hanno fornito elementi utili per l’individuazione degli autori del crimine.

Il mancato perfezionamento delle truffe indica che la popolazione è ormai molto più guardinga ma è comunque opportuno ricordare che in nessun caso i Carabinieri chiedono il pagamento di somme in contanti per qualsivoglia atto amministrativo e ancor meno che tali somme vengono riscosse di persona presso il domicilio. Invitiamo la cittadinanza a denunciare immediatamente analoghi episodi di richieste di pagamento di somme di denaro. 

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