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Cronaca

Tuiach si scaglia contro l'erba "legale"

Nella seduta del Consiglio comunale di questa sera il consigliere di Forza Nuova ha rivolto alla Giunta la domanda di attualità riferita alla presenza dei distributori automatici a Trieste. "Qualsiasi ragazzino potrebbe comprarla". Giorgi: "Non possiamo far altro che prendere atto della presenza"

Fabio Tuiach si scaglia contro la cannabis light. Questa sera nella seduta del consiglio comunale, il consigliere di Forza Nuova ha posto una domanda d’attualità, sulla presenza dei distributori automatici di cannabis, sostenendo le sue personali preoccupazioni per la diffusione di questa sostanza (che la legge italiana permette).

"Qualsiasi ragazzino potrebbe comprarla" 

Il consigliere di Forza Nuova Fabio Tuiach ha affermato: “Proprio ieri c’era pubblicità di questa cannabis venduta nei distributori automatici. Mi chiedo se si eseguono abbastanza controlli per il fatto che mi sembra assurdo che tutto ciò sia autorizzato. Non sono d’accordo – ha continuato Tuiach – penso sia una brutta cosa per la nostra città. Sono distributori automatici quindi qualsiasi ragazzino potrebbe comprarlo”. A rispondere al consigliere “paladino” della giustizia è stato l’Assessore Lorenzo Giorgi. “Premettendo che non ho mai fumato neanche una canna, non so se sia un bene o un male. La realtà è che esiste una legge del 2016 che va a regolarizzare il discorso sulla cannabis light. Il Comune in questo caso non può far altro che prendere atto della presenza dei distributori”.

"Contro le sostanze illegali stiamo facendo il possibile"

Anche il vicesindaco Paolo Polidori ha voluto rispondere alla domanda d’attualità posta in aula da Faio Tuiach. “Se un prodotto è legale noi non possiamo andare a fare una campagna di prevenzione contro un prodotto legale. Mi sono preso la briga di andare a vedere anche nelle erboristerie, perché non ci sono solamente i distributori automatici a vendere il prodotto. Potrei metterlo anche nei miei distributori ma non lo faccio e non lo farò per ovvie ragioni. La questione – ha concluso il vicesindaco – è da porsi semmai anche dal punto di vista imprenditoriale, vale a dire l’investimento che un imprenditore fa in questo caso secondo me è azzardato, perché la legge potrebbe cambiare da un momento all’altro e vanificare lo sforzo in un secondo. Le nostre risorse sono rivolte nei confronti dei prodotti illegali, verso i quali stiamo facendo il possibile”.

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