La "guerra" tra Ugo Borsatti e la Fondazione Crt è finita, risolto il contenzioso
Dopo anni di trattative, le due parti "hanno raggiunto un accordo in via transattiva rinunciando reciprocamente alle domanda e agli atti di causa". Il grande fotografo triestino è stato testimone oculare di molti tra gli avvenimenti più importanti del Novecento giuliano
"Non c’è più alcun contenzioso fra la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste e Ugo Borsatti". Le due parti infatti, dopo anni di disaccordo legale sull'utilizzo della memoria fotografica del grande fotografo triestino, "hanno raggiunto un accordo in via transattiva rinunciando reciprocamente alle domanda e agli atti di causa".
Le motivazioni dell'accordo
Ugo Borsatti e la Fondazione sono comparsi davanti al Giudice del Tribunale di Trieste il 26 giugno scorso, ma la notizia è stata ufficializzata dalla Fondazione Crt solamente oggi. "Nell’atto che hanno sottoscritto - si legge nella nota -si riconferma l’efficacia del contratto sottoscritto a suo tempo". Per questo la Fondazione "deve considerarsi la proprietaria unica di tutto l’Archivio fotografico di Ugo Borsatti, che intende custodire e valorizzare. Borsatti è riconosciuto autore delle opere fotografiche e titolare dei relativi diritti morali, con la facoltà, per lui, di promuovere la sua opera anche economicamente, d’intesa con i programmi e le iniziative che vorrà assumere la Fondazione".
Testimone della vita di Trieste
Secondo l'ufficio stampa della Fondazione, l'opera di Ugo Borsatti "è testimone di un'epoca e dell'evoluzione economica e sociale di Trieste". Lo storico negozio Omnia Foto di via Gatteri (ritratto nella foto di Alessandro Marchetti ndr) ad oggi è ancora chiuso e, la speranza di buona parte dei triestini che hanno voluto bene ad un maestro della fotografia, è quella che un giorno possa finalmente riaprire, magari ancora con il grande fotografo, una vera e propria memoria vivente dei fatti che hanno contraddistinto il secolo scorso.