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Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso

Arresto Ugo Rossi, convalidato il fermo: il consigliere no vax resta ai domiciliari

Dopo i fatti di San Giusto il Gip Tomassini ha disposto la misura cautelare nella sua casa di Udine. Sul fronte politico il consigliere Pasino chiede di convocare tre consigli comunali di fila durante la permanenza di Rossi ai domiciliari. Frena il sindaco: "Il ragionamento deve essere un altro"

Il Giudice per le indagini preliminari Massimo Tomassini ha convalidato il fermo di Ugo Rossi e confermato la misura cautelare degli arresti domicliari. Il trentenne friulano era stato arrestato la scorsa settimana dopo essersi introdotto all'interno del ricreatorio Toti di Trieste sprovvisto di Green Pass. Secondo quanto riportato nella denuncia sporta dall'assessore Nicole Matteoni, per riuscire ad entrare Rossi avrebbe spintonato l'esponente di Fratelli d'Italia e una dipendente comunale, finita poi all'ospedale di Cattinara. Immediato l'arrivo della Polizia Locale che ha arrestato il consigliere comunale del movimento 3V, scortandolo poi nella sua casa di Udine. 

L'ennesimo episodio 

Dopo i fatti di San Giovanni e la condanna a cinque mesi per oltraggio, resistenza e lesione aggravata, la condizione giudiziaria per il leader dei No Pass si complica. La Polizia Locale sta analizzando le accuse mosse da Ugo Rossi nei confronti degli agenti, nel video pubblicato su Facebook la sera dell'arresto. "Mi hanno torturato" aveva affermato il consigliere no vax. E' molto probabile che la polizia municipale decida di utilizzare quelle espressioni per aggiungere un ulteriore procedimento, in questo caso una querela, nei suoi confronti.   

Rossi tenta di accedere alla Risiera di San Sabba nel Giorno della memoria (VIDEO)

I domiciliari aprono le porte al ritorno del Consiglio in presenza

Sul fronte politico gli arresti domiciliari potrebbero "riaprire" le porte ad un Consiglio comunale in presenza. Nonostante la giunta si sia trincerata dietro alla difficile situazione epidemiologica, il punto critico per il quale il sindaco Dipiazza ha preferito le riunioni da remoto è sempre stato quello relativo a possibili contestazioni, sull'obbligo di certificazione verde, da parte di Rossi (e al fatto che soprattutto FdI mal digerisce lo strumento del Green Pass). "E' agli arresti domiciliari - ha scritto il consigliere comunale di Punto Franco, Alberto Pasino -, dubito potrà partecipare, prefigurandosi quell'ipotesi di decadenza dalle funzioni per ingiustificata assenza ai lavori del Consiglio". 

Un'idea che non dispiacerebbe neanche alla giunta

"L'articolo 45 dello Statuto comunale - continua Pasino - impone di aprire il procedimento di decadenza nei riguardi di Consigliere che ingiustificatamente diserti tre assemblee consecutive. E dubito che essere agli arresti configuri una valida ragione d'assenza. Gli strumenti li abbiamo: Sindaco, Presidente, agiamo assieme senza indugio". L'idea che non dispiacerebbe neanche a numerosi consiglieri di maggioranza e a parte della giunta ma a frenare l'operazione è lo stesso primo cittadino: "Aprirebbe la strada ad eventuali ricorsi - così Dipiazza - e poi il ragionamento deve essere un altro: Rossi inizia ad avere una serie di denunce non da poco. Prima la condanna, poi la Polizia Locale, la magistratura, la denuncia della dipendente comunale che ha una prognosi di sette giorni. Si è incasinato parecchio". 

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