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Cronaca

Il Comune premierà Umberto Lupi

Il Consiglio comunale ha votato la mozione presentata dal consigliere della Lista Dipiazza Vincenzo Rescigno. "Ha cantato le bellezze di Trieste in tutto il mondo ed è giusto riconoscergli qualcosa"

Con ogni probabilità sarà l'occasione per rispolverare il buon vecchio sigillo trecentesco, riconoscimento che il Comune di Trieste è solito conferire a personalità che si sono distinte per la loro carriera e perché no, anche per il rapporto d'amore verso la città. Durante l'ultimo Consiglio comunale infatti è stata votata favorevolmente la mozione portata in aula dal consigliere della Lista Dipiazza Vincenzo Rescigno, per premiare il cantautore triestino Umberto Lupi. 

Il voto? Una formalità

La mozione è stata votata a maggioranza, presumibilmente perché a volte l'affetto verso alcuni protagonisti della vita artistica triestina non ha colori politici. Solamente sulla richiesta di anticipare il voto sulla mozione - avanzata proprio dal consigliere ex luogotenente del I Reggimento San Giusto e fedelissimo del sindaco - c'è stato un momento di discordia, visto che alcuni esponenti dell'opposizione hanno criticato la decisione. Alla fine si è andati al voto per richiedere l'anticipazione, durante il quale l'aula si è espressa favorevolmente. Il voto per assegnare un riconoscimento al grande cantautore triestino alla fine è stata una formalità. Adesso sarà il Comune di Trieste a decidere quale riconoscimento conferire. 

Umberto Lupi 

Nato a Trieste il 22 giugno del 1941 Umberto Lupi ha rappresentato per moltissimi anni, soprattutto gli ultimi 20, il cantautore popolare che allietava gli anziani triestini nelle case di riposo o nelle tournee nelle piazze dei quartieri periferici. Ma come ogni autore che si rispetti, Umberto Lupi ha una storia che le giovani generazioni ignorano - proprio perché non coetanee alla sua. 

Sanremo e la fondazione della PDL 

L'acronimo citato nel titolo non è quello del Popolo delle Libertà (al quale i maligni e i poco informati hanno spesso associato il cantautore, senza nascondere alcune simpatie per lo stesso centrodestra che oggi incassa il sì dell'aula sul riconoscimento) bensì quello dell'etichetta discografica da lui stesso fondata nel 1978. Molti anni prima aveva inciso con l'etichetta Carosello ed era stato protagonista dell'edizione del 1976 del festivàl di Sanremo, quando aveva suonato come gregario con i Camaleonti e con Sandro Giacobbe. La canzone era "Una casa senza nome" composta tra le altre dall'amico triestino Pilat. 

Sanremo 1976: Umberto Lupi canta "Una casa senza nome"

Il riconoscimento

Oggi Umberto Lupi vede il Comune premiare la sua carriera. Si dice che gli artisti vengano riconosciuti post mortem. In questo caso, invece, Lupi vedrà il suo nome affiancato agli altri grandi personaggi che secondo piazza unità, hanno fatto la storia di questa città. Umberto Lupi da oggi ha la sua casa a Trieste. Quella senza nome invece fa parte di un passato che in tanti avrebbero voluto, senza successo, ignorare. E la memoria legata al dialetto, alle tradizioni, all'affetto verso la propria terra, fa parte di città come Trieste. Che piaccia oppure no. 

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