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Cronaca

Un'Altra Trieste: "Demagogia e Disinformazione sul Porto Vecchio"

Riceviamo da Un'altra Trieste e pubblichiamo: DEMAGOGIA E TOTALE DISINFORMAZIONE SUL PORTO VECCHIOPremesso che siamo favorevoli al recupero del porto vecchio per iniziative che creino posti di  lavoro. E chi non lo e'? C'e'un piano regolatore...

Riceviamo da Un'altra Trieste e pubblichiamo:

DEMAGOGIA E TOTALE DISINFORMAZIONE SUL PORTO VECCHIO

Premesso che siamo favorevoli al recupero del porto vecchio per iniziative che creino posti di lavoro.
E chi non lo e'?
C'e'un piano regolatore portuale che prevede il recupero e il riuso degli spazi.
Ci sono due concessionari che si son impegnati ad investire sulla base di progetti conformi col piano portuale e che hanno già avviato la progettazione.


Perché ora si vorrebbero cambiar le carte in tavola chiedendo la sdemanializzazione?
Perché così salterebbero le due concessioni e pure quella dell Adriaterminal.
Per ripartire di nuovo da zero?
Polis 2, Mogliano Veneto bis?
Alla demagogia ed alla disinformazione non prendiamo parte.

I fatti:
Ci sono due concessionari che si sono impegnati ad investire sulla base di progetti conformi col piano regolatore del porto e che hanno già avviato la progettazione.

Perché si vorrebbero cambiar le carte in tavola chiedendo la sdemanializzazione?

Perché, in questo modo, salterebbero le due concessioni e pure quella dell'Adriaterminal.
Si ignora completamente la situazione reale.
Ci sono due concessioni date sulla base di un piano regolatore (non modificabile a meno che non si voglia attendere altri 50 anni se va bene).

Entrambi i soggetti concessionari sapevano del punto franco, che sembra quasi una scusa da addurre per non fare.
A pensar male, ahinoi, ogni tanto ci si azzecca. Perchè intromettersi tra Autorità Portuale e Concessionari quando c'è un contratto - la concessione appunto - che regola i rapporti ed impegna i concessionari ad investire per lo sviluppo ed il bene della città? Perchè provare a cambiare i piani (di altri) in corsa?

Un'Altra Trieste era intervenuta nell'aprile del 2011 per rispondere con argomentazione precise alla polemica innescata dalla presentazione di uno studio della camera di commercio (vedi allegato).

Questa volta la querelle nasce da un intervento, o meglio, da un ordine del giorno presentato dal senatore Camber.
Un pezzo di carta che contiene la parola "Punto franco".
Nuovamente la "parola magica" che serve a suscitare tutto e il contrario di tutto.
Bastava prenderlo per quello che valeva: ovvero ignorarlo.

Come del resto hanno fatto Autorità Portuale e Concessionari.
Invece è successo esattamente il contrario.
Polemiche sterili a non finire.
Esattamente come successe nell'aprile del 2011.

Sicuramente, molti, in buona fede, si sono accodati al partito del Senatore Camber, credendo di dover difendere il regime di punto franco all'interno di Porto Vecchio per difendere l'economia della nostra città.
Altri, con altrettanta buona fede, si sono accodati al Sindaco Cosolini che chiede di buttare giù il muro di porto vecchio.
E per farci cosa visto che ci sono già i due soggetti concessionari?
Camber e Cosolini, quindi, pronti a discutere di una partita che si gioca solo tra Autorità Portuale e Concessionari.
Ognuno a dire la propria, ognuno a far più "baccano" dell'altro.
Prima una marcia, poi un'altra e poi i volantini.
La solita ed imperitura solfa.
Ancora una volta piuttosto che pensare ai problemi concreti, di materie e progetti di propria competenza, a molti piace perdere tempo.

Chi fosse preoccupato del riuso del Porto vecchio dovrebbe semplicemente chiedere conto a Porto Città e Greensisam del rispetto dei tempi e delle obbligazioni assunte con le concessioni. Altro che marce, si sta facendo polemica sul nulla. Cosmico.
Se il Sindaco è interessato al riuso del Porto Vecchio quanto lo siamo noi vada direttamente da De Eccher o da Maneschi e chieda "Allora muli, quando cominciamo coi cantieri?"

Alla luce della discussione sul punto franco riteniamo doveroso precisare che dal 1947 se ne discute, ciclicamente. Ad oggi, l'unica proposta reale e concreta, sentita nelle ultime settimane, che punta a risolvere almeno uno dei tanti problemi della nostra Città è lo spostamento/ampliamento delle aree in regime di punto franco all'area della Ferriera.

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