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Cronaca Piazzale Europa

L'università è pronta a ripartire: boom di immatricolazioni, mai così tante da un decennio

Si è svolta questa mattina nell'Aula magna dell'ateneo triestino la consueta inaugurazione dell'anno accademico. Il Rettore: "Contiamo di riaprire presto in presenza". La Ministra Messa: "Lavoriamo per attirare più studenti e docenti per far ripartire il paese. Il Sindaco: "Trieste sarà tra le prime città d’Italia a scattare dopo la riapertura"

Inaugurato oggi, venerdì 26 marzo, l’anno accademico 2020 – 2021 all’Università di Trieste, che quest’anno ha visto un aumento delle immatricolazioni del 10% e il superamento, per la prima volta dopo il 2009, dei 5mila iscritti al primo anno. Una risposta positiva probabilmente derivata dalla riqualificazione degli spazi durante la pausa forzata e l’ampliamento dell’offerta formativa (tra cui nuovi corsi dedicati all’economia circolare e all’ambiente).

La cerimonia si è svolta alla presenza del Governatore Massimiliano Fedriga, del sindaco Roberto Dipiazza, del Rettore Roberto Di Lenarda e, in videomessaggio, la ministra dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa. Si è parlato del “sistema Trieste” come modello di sinergia tra pubblico e privato, che sarà seguito nel programma di rilancio dell’Ateneo conformemente al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Si è poi parlato dell’importanza della ricerca (a Trieste c’è una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati) e del polo di alta formazione che comprende, tra gli altri enti, Sissa e Ictp. Una rete in grado di richiamare ricercatori da tutto il mondo. L’Ateneo ha infatti ospitato, durante anno accademico 2019 - 2020, 1288 studenti stranieri, e 623 universitari sono stati all’estero grazie ai programmi internazionali.

“Contiamo di riaprire presto in presenza - ha sottolineato il rettore Roberto di Lenarda -  Non siamo e non saremo un'università telematica, perché siamo convinti che la didattica non è solo trasmissione unidirezionale del sapere,  ma è anche costruzione del pensiero critico e della cultura di una società che può avvenire solo attraverso la condivisione e il vivere esperienze in presenza".

La Ministra Messa ha poi dichiarato che “la comunità universitaria è riuscita ad affrontare i cambiamenti imposti da questa situazione d’emergenza” e ha espresso l’intento del Governo di “favorire inclusione ed equità, faro per superare i gap territoriali, sociali e di genere”. Messa ha inoltre palesato l’impegno a “avviare una stagione delle riforme che consenta, da un lato, di riconoscere l’unicità e la specificità del mondo universitario e della ricerca e, dall’altro, di operare con maggiore agilità per essere attrattivi e affidabili”

Nell’incontro si è poi evidenziata la necessità, per la crescita del Paese, di aumentare la popolazione studentesca e l’inclusività. A questo proposito il Governo ha innalzato la no-tax area a 20mila euro e l’Università di Trieste ha aumentato ulteriormente la soglia a 25mila euro, in assoluto tra le più alte in Italia, oltre a mantenere la tassazione fino a 30mila euro, molto inferiore ai limiti nazionali. Manifestata inoltre la volontà di rafforzare i dottorati (al momento 9.000 in Italia, 15.000 in Francia, 28.000 in Germania) e ampliare significativamente il personale universitario.

Il sindaco Dipiazza si è quindi rivolto al Ministro, prospettando che “quando ci sarà la ripartenza Trieste sarà tra le prime città d’Italia a scattare. E’ importante però che la campagna vaccinale proceda speditamente”, lodando poi il “sistema scolastico ed universitario che, con doti equilibristiche ha prodotto modelli organizzativi efficaci”. Dipiazza ha infine ricordato l’acquisizione dell’ex caserma di via Rossetti per il futuro campus universitario, e ha menzionato “le importanti risorse del Recovery Plan destinate a Trieste, a dimostrazione che la nostra città è una capitale d’area”.

Il presidente Fedriga, nel rinnovare l'impegno della Regione a "collocare istruzione, ricerca e università al centro della propria azione" ha enumerato le iniziative ad alta innovazione portate avanti dalla regione, come i test molecolari su saliva validati dalle aziende sanitarie regionali; gli investimenti della Regione per i progetti di sequenziamento del virus dei ricercatori di Area Science Park, dell'Istituto di Genomica applicata, di Elettra
Sincrotrone e di Icgeb; il protocollo con le farmacie per i test rapidi su tutto il territorio regionale e l'accordo per impiegare gli specializzandi in Medicina nella campagna vaccinale.

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