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Cronaca

Vaccini: dal 31 marzo anche a conviventi di persone vulnerabili con pluripatologie

Prenotazioni anche da caregiver e conviventi disabili gravi Palmanova. Nell'articolo l'elenco delle patologie

Da mercoledì 31 marzo i conviventi delle persone vulnerabili per patologia riferita alle categorie 1B e 1C e i conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto di disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3, già vaccinate prima del 25 marzo o che non intendono vaccinarsi, potranno prenotare la vaccinazione tramite il Centro unico di prenotazione (Cup) delle Aziende sanitarie e delle farmacie oppure attraverso il Call center al numero unico 0434223522. A darne notizia è il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

Istruzioni

Al momento della vaccinazione dovrà essere consegnato il modulo B compilato, e da domani reperibile sul sito della Regione Fvg, nel quale vengono identificati sia il soggetto vulnerabile già vaccinato o che non intente vaccinarsi e sia suoi conviventi e caregiver. Al momento della prenotazione bisognerà specificare, per il primo caso (vulnerabili per patologia), unicamente di essere convivente di una persona vulnerabile già vaccinata o che non intende vaccinarsi, per il secondo caso (disabili gravi) oltre al convivente anche l'eventuale caregiver. Non saranno vaccinate le persone che impropriamente chiederanno l'immunizzazione non avendo i requisiti.

Quali patologie hanno diritto

Si specifica che le persone vulnerabili per patologia sono quelle in trattamento con farmaci biologici depressivi o terapie immunodepressive, pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza; con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico; oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure oltre ai pazienti in lista d'attesa o trapiantati di organo solido; in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche dopo i 3 mesi e fino ad un anno, quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva; pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primo anno, nel caso abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l'ospite cronica, in terapia immunosoppressiva.

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