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Cronaca

Vaccini in Fvg, la Regione costretta a rallentare per garantire i richiami

La causa del rallentamento che si manifesterà domani 25 aprile è riconducibile, secondo Riccardi, "al flusso delle dosi e in relazione anche alla necessità di prevedere una quota di accantonamenti per garantire i richiami"

"Domani saremo costretti a rallentare e non riusciremo a raggiungere il target di vaccinazioni - dopo che per tutta la settimana l'abbiamo superato - a causa del flusso delle dosi, questo in relazione anche alla necessità di prevedere una quota di accantonamenti per garantire i richiami. Si tratta di una strategia che sottoporremo direttamente lunedì al commissario Figliuolo". Le parole sono del vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto questa mattina a Tarcento nel corso di una vista al centro vaccinale. 

A preoccupare la Regione è "il rispetto dei tempi di consegna delle dosi a preoccupare, in un quadro in cui il flusso di vaccini Pfizer si è rivelato essere più regolare rispetto agli altri, AstraZeneca in particolare". Commentando i dati del contagio in Friuli Venezia Giulia, Riccardi ha rilevato che "i contagi e la pressione sugli ospedali sono in forte calo dopo un periodo di significativa diffusione del virus". In merito alle riaperture che scatteranno lunedì 26 aprile, l'assessore alla Sanità ha sottolineato come alcune scelte governative "avrebbero dovuto tenere in maggiore considerazione le indicazioni espresse "all'unanimità" dalla Conferenza delle Regioni".

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