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Cronaca

I giovani si schierano a favore dei vaccini, Riccardi: "Giugno è il mese della verità"

In meno di 48 ore sono oltre 50 mila le prenotazioni giunte alle Aziende Sanitarie del territorio regionale, con le aree di Trieste e Gorizia a fare da traino. Il vicegovernatore: "I ragazzi spesso sono molto più maturi di quanto si pensi"

Gli oltre 52 mila under 40 che si sono prenotati per la lotta al CoViD-19 sono i protagonisti della campagna vaccinale Fvg che individua nell'adesione della fascia dei giovani il vero punto di svolta per sconfiggere il virus. Lo schieramento infatti è significativo, con l'area di competenza dell'Azienda Sanitaria Giuliano Isontina che di fatto ha trainato l'operazione in queste prime due giornate con quasi 20 mila residenti nella Venezia Giulia. Un cambio di passo importante che la giunta regionale, nelle parole del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, ha voluto sottolineare con decisione. "I ragazzi spesso sono molto più maturi di quanto si pensi. Il vaccino è, assieme al mantenimento di comportamenti precauzionali, lo strumento che ci permetterà di vincere la pandemia".

"Il mese della verità"

Giugno è il mese "della verità" rispetto alla campagna vaccinale. Con i dati relativi alla diffusione dei contagi in calo in tutta la penisola e le somministrazioni che procedono a pieno ritmo, le prossime settimane potrebbero regalare la prima vera estate di normalità - anche dal punto di vista economico, con una ripresa delle attività e del turismo - senza lo spettro di nuove e preoccupanti ondate che, a quel punto, metterebbero definitivamente in ginocchio molte categorie professionali. Dopo il boom di ieri 3 giugno, nella giornata di oggi sono 4.375 le persone appartenenti alla fascia d'età 16-39 che si sono prenotate per la vaccinazione anti-Covid in Friuli Venezia Giulia. 

"Apporto dei giovani fondamentale"

Un dato, come riferito da Riccardi, che lascia ben sperare per il prosieguo della campagna vaccinale e guarda alla ripartenza con ottimismo. "Oggi il contesto sociale è diverso da quello del secondo dopoguerra, ma la necessità di ripartire e ricostruire è la stessa di allora, anche se quella ci attende è una ricostruzione immateriale, attraverso la quale dobbiamo guarire le ferite lasciate dalla pandemia sia a livello socio-economico, sia nei nostri comportamenti e abitudini". E' proprio l'adesione della fascia under 40 la chiave, secondo l'amministrazione regionale, per mettere al tappeto il CoViD-19. "E' fondamentale l'apporto dei giovani, i quali a causa della pandemia hanno dovuto adattarsi rapidamente a nuovi modi di studiare e di vivere e che oggi, aderendo in modo deciso alla campagna vaccinale, fanno guardare al futuro con ottimismo perché dimostrano di avere fiducia nella scienza e attenzione per il prossimo e la comunità nella quale vivono". 

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