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Cronaca

Vaccini, il pediatra sotto osservazione De Mottoni: «Non sono contrario, ma decidono i genitori»

Intervistato dalla Tgr Rai Fvg, il pediatra spiega che «preferisco usare il dialogo con i miei pazienti»

Dopo l'ordinanza del Consiglio di Stato che da ragione al Comune di Trieste in merito all'obbligatorietà dei vaccini per l'accesso ai servizi educativi del Comune, la radiazione di un medico anti-vaccini trevigiano da parte dell'Ordine dei medici, il caso dell'infermiera che fingeva di somministrare i vaccini a Codroipo, due casi di pediatri con percentuali sotto soglia hanno riacceso la questione anche a Trieste: dalle verifiche programmate si è scoperto così che 2 pediatri su 22 convenzionati con l'Azienda sanitaria hanno delle percentuali di vaccinazioni sotto addirittura il 50%, di molto inferiori alla soglia limite del 95%.

Si tratta del dottor Paolo De Mottoni e la dottoressa Susanna Centuori, finiti sotto la lente d'ingrandimento dell'Ordine dei Medici (che ha spiegato il presidente Pandullo). 

«La situazione si è creata negli anni dal fatto che la mia utenza ha delle caratteristiche particolari: vengono da me genitori che hanno le idee già molto chiare su come tirare su i propri bambini e sulle misure igieniche da fare, tra cui le vaccinazioni - ha spiegato De Mottoni al Tgr Rai Fvg -. Poi arrivano da me genitori che spesso sono stati rifiutati da altri colleghi».

«Sulle vaccinazioni mi comporto come previsto, ossia facendo ben presente ed esplicitando il piano vaccinale da cui poi deriva un dialogo e poi i genitori prendono le loro decisioni. Io cerco di ascoltare e di capire i dubbi, faccio presente quello che è l’obiettivo della nostra Azienda sanitaria», ha risposto il pediatra alla giornalista.

«Non sono un antivaccinista - tiene a sottolineare Paolo De Mottoni -. I vaccini sono uno strumento di medicina preventiva fondamentale».

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