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L'appello

“Vaccino sicuro ed efficace”, l’appello dei pediatri del Friuli Venezia Giulia

Preoccupa il rapido diffondersi dell’epidemia tra i più piccoli. In Fvg più dell’80 per cento dei bambini della fascia 5-11 non è stato ancora vaccinato

“Non mi stanco di ripeterlo: i bambini vanno vaccinati. Il vaccino è di una sicurezza assoluta ed è efficace”. L’appello parte dal dottor Egidio Barbi, presidente per il Friuli Venezia Giulia della Società italiana pediatri e direttore del dipartimento di Pediatria e del reparto Clinica Pediatrica dell'Irccs Ospedale Materno Infantile Burlo Garofolo, a Trieste.

I dati

Secondo gli ultimi dati riportati dalla fondazione Gimbe, nella nostra regione sono stati vaccinati meno di 13 mila bambini tra i 5 e gli 11 anni. Come riportato nell'articolo di UdineToday della collega Sara Marcon, di questi solo il 5,4 per cento ha completato il ciclo con due dosi. A fronte di un aumento esponenziale del contagio proprio in questa fascia d’età, proviamo a fare chiarezza sugli aspetti legati alla vaccinazione pediatrica. Gli ultimi episodi riportati dalle cronache evidenziano come a livello nazionale ci sia un aumento dei ricoveri, in questa fascia di età, di bambini senza patologie di base.

L’intervista

Perché bisogna vaccinare i bambini?

“Nei primi tempi della pandemia i bambini sembravano immuni dal virus, Ora i dati ci dicono l’esatto contrario. Il virus colpisce i bambini e la diffusione in quella fascia d’età è costantemente in crescita. Non stiamo vaccinando i bambini per proteggere gli altri: mettiamo al sicuro i bambini da forme gravi, dalla ospedalizzazione e se possibile dall’isolamento e riduciamo la diffusione del virus”. Il presidente Barbi aggiunge “Con il vaccino prima di tutto andiamo a difendere il bambino da un'infezione che, pur in una bassa percentuale dei casi, può portare ad una forma grave di sindrome infiammatoria multisistemica”.  

Quanto è efficace il vaccino in età pediatrica?

“Il vaccino ha un'efficacia superiore al 90 per cento nel prevenire i sintomi ed anche una parziale efficacia nel ridurre la contagiosità del virus. Questo vuol dire però che le misure di protezione individuale come le mascherine restano necessarie, ad oggi”.

Il vaccino è sicuro? Si dice che sia sperimentale

“Questo vaccino è frutto di un immane sforzo di ricercatori e scienziati. Inoltre, tutte le fasi di studio, nelle agenzie del farmaco, sono state fatte in parallelo e non in serie. Aggiungiamo pure che al momento possiamo considerare gli studi in fase 4. In America, in Canada e in Israele sono stati vaccinati milioni di bambini. Gli effetti collaterali sono minimi, del tutto sovrapponibili a quelli delle altre vaccinazioni, come dolore al braccio dove è stata fatta l’iniezione, qualche linea, di febbre, mal di testa, stanchezza Sintomi che si risolvono in pochissimo tempo”.

E i casi di miocardite?

“Nella fascia 12-16 anni sono stati descritti dei casi di miocardite ma abbiamo visto che si tratta di eventi assolutamente rari, ad evoluzione benigna e che sono sicuramente molto meno frequenti e importanti di quello che invece può accadere una volta che si viene in contatto con il virus”.

Quali sono le altre fake news legate al vaccino anti-Covid che vuole sfatare?

“Innanzitutto, che l'mRNA messaggero modifichi il dna dei bambini. Assolutamente falso, primo non è una tecnica nuova ma è studiato da più di vent’anni. Secondo, una volta che l’mRna messaggero entra nel nostro organismo dà il messaggio della costruzione della proteina spike e poi viene immediatamente distrutto, quindi non ci sono alterazioni genetiche. Poi è una bufala anche il vaccino Covid-19 possa influenzare la futura fertilità delle bambine che riceveranno il vaccino. Qui la confusione è stata causata da un falso rapporto comparso sui social media che sostiene come la proteina spike del coronavirus sia uguale a un’altra proteina spike chiamata syncitin-1 che è coinvolta nella crescita e nel fissaggio della placenta durante la gravidanza. In realtà le due proteine spike sono completamente diverse e distinte”.

Cosa vuole aggiungere per tranquilizzare i genitori indecisi? 

“Il costo che stiamo facendo pagare ai bambini è troppo alto. Il vaccino è la strada per avere una qualità di vita migliore per tutti. È vero la popolazione pediatrica non è a rischio come gli adulti  ma ha pagato e sta pagando pesanti conseguenze in termini di isolamento sociale con conseguenti danni psicologici a breve e a lungo termine. Vaccinare vuol dire mettere al sicuro i ragazzi e avere meno didattica a distanza, meno isolamenti. Speriamo che la politica su questo fronte acceleri i protocolli quanto meno per equiparare la situazione delle scuole elementari con le scuole medie e superiori. Se non cambiare proprio le dinamiche. Quando sarà passata la quarta ondata, dovrebbero essere gli adulti che si sono presi la responsabilità di non vaccinarsi ad avere le uniche conseguenze in termini sociali. Non i bambini”.

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