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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nel negoziato Ue-case farmaceutiche per il vaccino spunta un po' di Trieste

Sandra Gallina, alta funzionaria Ue, è stata scelta dalla presidente della Commissione von der Leyen che le ha assegnato il ruolo di portare avanti i negoziati con le case farmaceutiche. Laurea all'Università degli Studi di Trieste

C'è una donna, ed è italiana, dietro le intense trattative che la Commissione europea ha intavolato con BigPharma per assicurare un vaccino contro il Covid-19 disponibile in tempi rapidi. E per tutti. Si chiama Sandra Gallina ed è la vicedirettrice generale della Dg Sante, la direzione Salute e sicurezza alimentare della Commissione. È a lei che un'altra donna, la presidente Ursula von der Leyen, ha affidato il compito di sedersi al tavolo con le diverse case farmaceutiche, in Ue come negli Usa, che stanno portando avanti le sperimentazioni più promettenti. Un ruolo delicatissimo già sotto il profilo della sicurezza sanitaria. Ma che lo è ancora di più per le pressioni politiche di Bruxelles, che vuole mettere ordine nella corsa a ranghi sparsi dei Paesi Ue da un lato e dei big mondiali dall'altro (Usa e Cina), mettendo per prima le mani sul vaccino. E dimostrando agli europei l'importanza di un'Europa unita. 

Gallina, in quanto a capacità negoziali, sembra adatta al ruolo. E inoltre, stando al curriculum, garantisce una certa fedeltà alla causa Ue, dal momento che, a differenza di altri parigrado, la sua carriera è nata e si è evoluta sempre all'interno della Commissione europea. Laureata in Interpretazione e lingue moderne all’Università di Trieste, la Gallina ha intrapreso trent’anni fa una carriera fuori dagli schemi ed è oggi considerata una donna forte dell’esecutivo Ue. Entra nel 1988 a Palazzo Berlaymont, l’edificio che ospita l’esecutivo europeo, come interprete. Sandra Gallina vanta infatti un pesante bagaglio linguistico che comprende due lingue materne - italiano e spagnolo - arricchito dalla conoscenza professionale di francese, inglese, portoghese e tedesco. 

Dopo oltre dieci anni di lavoro d’interpretazione, passa alle mansioni amministrative come funzionaria del dipartimento Tasse e unione doganale della Commissione. Nel 2001 si apre quindi una lunga parentesi professionale presso la potente Dg Trade, il dicastero commerciale dell’esecutivo comunitario. Nell’ultimo ventennio la Gallina ha assistito e, ha partecipato come protagonista, alla trasformazione delle economie europee dalla dimensione nazionale a quella globale. La voce ‘export’ diventa infatti irrinunciabile per tutte le aziende, dalle piccole e medie imprese ai grandi gruppi, e la Commissione si attiva per stringere alleanze commerciali in tutto il mondo.

Sandra Gallina entra nel gruppo dei “top negotiator” dell’Unione europea, incaricata di stringere accordi economici con i Paesi partner, ma si occupa anche di sviluppo sostenibile nel settore agroalimentare e ittico. Dal 2018 al 2020 ricopre l’incarico di vice-direttrice dell’intera Dg Trade. Negli anni caldi della trattativa coi Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay), la funzionaria italiana viene spesso invitata a parlare durante eventi, audizioni e occasioni di ogni tipo alle quali prende parte il selezionato pubblico bruxellese fatto di eurodeputati, giornalisti, funzionari e lobbisti. 

I suoi successi da negoziatrice su scala globale le valgono le attenzioni di von der Leyen, che, in piena pandemia, la porta nella Dg Sante. Siamo nel luglio 2020: nella corsa al vaccino si gioca una partita geopolitica importantissima,dentro e fuori l'Ue. Da un lato c'è il timore che gli Stati Uniti di Donald Trump possano arrivare per primi ad avere la cura, e usarla per dividere ancora di più i Paesi Ue. Dall'altro, ci sono i rapporti di forza diversi interni all'Unione, con un gruppetto di Paesi che ha la forza e le risorse per trattare con BigPharma senza passare da Bruxelles: e così succede che a giugno Germania, Francia, Paesi Bassi e Italia fanno una fuga in avanti e annunciano di aver firmato un pre-contratto con AstraZeneca

Von der Leyen, stando alle ricostruzioni di Le Soir, apprende dell'iniziativa solo a carte firmate. Ed è a quel punto che la presidente della Commissione decide di cambiare passo, intensificando le trattative con il mondo farmaceutico. È qui che entra in gioco Gallina, spostata in fretta e furia dalla direzione Commercio alla Dg Sante. Questa volta il compito dell'alta funzionaria italiana non è quello di abbassare i dazi doganali o assicurare il rispetto degli standard di qualità alle merci in entrata nell’Ue, ma stringere al più presto il numero più alto possibile di accordi che permetta ai cittadini europei (a tutti i cittadini europei) di ricevere al più presto il vaccino contro il Covid-19, non appena i ricercatori saranno in grado di trovarne uno abbastanza sicuro per la somministrazione di massa.

Il team di cui Sandra Gallina fa parte chiude presto i negoziati con AstraZeneca, gigante della farmaceutica che si appoggia all’Università di Oxford, di fatto garantendo che le prime dosi dell'eventuale vaccino siano distribuite sulla base di una valutazione sanitaria su scala europea (prima gli anziani, per esempio) e non nazionale (prima i tedeschi o gli italiani, per esempio). Altre trattative, alcune già avviate, riguardano Sanofi-GSK, Johnson & Johnson, CureVac, Moderna e BioNTech-Pfizer. Un mese dopo il suo ingresso in Dg Sante, arriva anche la prima audizione al Parlamento europeo.

Nel suo intervento davanti agli eurodeputati, la funzionaria italiana ha sottolineato che “un buon vaccino” deve essere non solo efficace e sicuro, ma anche conveniente. La Gallina ha affermato che le prime vaccinazioni dovrebbero iniziare già verso la fine di quest'anno e che un numero significativo di vaccini dovrebbe essere disponibile nella prima parte del 2021. “Le dosi saranno distribuite agli Stati membri in base alle dimensioni della popolazione”, ha spiegato agli eurodeputati, mentre i prezzi dovrebbero essere “compresi tra 5 e i 15 euro per dose” al fine di “garantire l'accessibilità economica per tutti gli Stati membri”. Il compito, questo, più importante della sua carriera. 

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