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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Valorizzazione Patrimonio storico e turistico, presentato progetto "La Via della Pace"

Presentato al Civico museo del mare il progetto "La Via della Pace", per la valorizzazione del patrimonio storico e turistico della regione Friuli Venezia Giulia

Un innovativo progetto per valorizzare i percorsi tematici sui luoghi della Prima Guerra Mondiale intitolato “La Via della Pace” è stato illustrato oggi al Civico Museo del Mare di via Campo Marzio 5, alla presenza dell'assessore comunale con delega alle Pari Opportunità Serena Tonel, del direttore dei Civici Musei Nicola Bressi, di Giorgio Godina del Cai XXX Ottobre, sezione triestina del Club Alpino Italiano, capofila dell'iniziativa, e di Enrico Mazzoli, autore assieme a Ondina Ninino della guida “La via della pace del Carso-sui sentieri della Grande Guerra”.

L'iniziativa, che sposa un bando indetto dalla Regione Friuli Venezia Giulia per finanziare questa tipologia di progetti, si è sviluppata grazie al Cai XXX Ottobre con partner il Comune di Trieste, il CAI FVG assieme alla Commissione Giulio Carnica Sentieri. L'obiettivo comune – è stato spiegato – è quello di dare massima evidenza al patrimonio storico e turistico della nostra regione focalizzando l'attenzione sulle località che costituirono la linea del fronte sul Carso Isontino e triestino anche in relazione al ruolo assunto dal Museo della Guerra per la Pace De Henriquez e dal Civico Museo del Mare, con la parte dedicata a quello che può essere considerato un 'unicum' nazionale rappresentato dal 'fronte marittimo' della Prima Guerra Mondiale.

Entrambi i musei triestini sono a tutti gli effetti i punti di arrivo di un lungo percorso costellato da numerose tappe denonimato “La Via della Pace”. «L'articolata rete di sentieri montani e collinari legati al conflitto, oggi in carico al Club Alpino Italiano, ha fornito l'opportunità di un recupero di conoscenze, anche considerato il crescente interesse nei confronti del turismo bellico e nell'ambito dell'escursionismo culturale, e il cui punto di arrivo è Trieste», ha rilevato Giorgio Godina. 

L'assessore Tonel ha parlato di tracce indelebili del conflitto che hanno vissuto dolorosamente le popolazioni in Europa e che oggi si ricordano commemorando i Caduti sul fronte terrestre e su quello marittimo, in un momento commovente, con lo scoprimento di un cippo a loro dedicato nel Giardino delle Ancore del Museo del Mare. E l'Amministrazione comunale con questo progetto ha voluto valorizzare ulteriormente la storia di Trieste nei suoi musei del Mare e De Henriquez. Infine, ha inteso rivolgere un ringraziamento al Cai XXX Ottobre che con la sua attività mantiene viva e pulsante l'anima delle nostre montagne.

Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore Bressi che ha sottolineato la valenza di questo progetto che “siamo orgogliosi di poter ospitare al museo del mare”. L'autore della “guida” intitolata “La via della pace del Carso - sui sentieri della Grande Guerra”, Enrico Mazzoli, che l'ha redatta assieme alla moglie Ondina Ninino, entrambi soci del Cai XXX Ottobre e appassionati di montagna e di storia, fornisce ragguagli storici e conduce per mano il visitatore lungo i luoghi che un tempo furono di desolazione e di morte e che a cent'anni di distanza si presentano con una loro struggente e innegabile bellezza. Al suo interno, oltre a alle battaglie, vengono riportati i percorsi, anche sulle mappe dettagliate del cartografo Cesare Tarabocchia. Vi sono contenute informazioni pratiche (mezzi pubblici utilizzabili, punti di ristoro e di sosta ecc).

Per chi compirà l'intero percorso o una parte, è prevista la consegna di un diploma al Museo De Henriquez. Hanno inoltre contribuito alla realizzazione del volume il presidente del Cai XXX Ottobre di Trieste Tullio Ranni con Giorgio Godina, Umberto Pellarini Cosoli, vicepresidente della Commissione Giulio Carnica Sentieri, Rifugi e Opere Alpine del Cai, e Roberto Todero, storico della Grande Guerra. Al termine, nel corso di una breve cerimonia, è stato scoperto il cippo-monumento, opera dello scultore Paolo Hrovatin, che simboleggia il punto di unione tra la lunga trincea del fronte terrestre (600 chilometri dallo Stelvio a Trieste) e l'immenso dispiegarsi del fronte marittimo, che giungeva fino in Cina (8.800 miglia nautiche da Trieste alla città di Tsingtao, la colonia tedesca in Estremo Oriente). Cinque grandi pannelli, installati nelle sale del Museo del Mare, curati dallo storico Roberto Todero, illustrano molti episodi della guerra sul mare.

La guida “La via della pace del Carso-sui sentieri della Grande Guerra” sarà offerta in omaggio ai visitatori in occasione delle visite programmate di lunedì 24 ottobre, alle 17.30, al Museo della Guerra per la Pace Diego De Henriquez, dove sarà presentato il progetto assieme al volume. Sabato 29 ottobre, alle ore 15, al cimitero di Basovizza, in cui avrà luogo la cerimonia di scoprimento della targa in ricordo dei soldati austro- ungarici caduti sul Carso nella prima guerra mondiale.
 

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