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Cronaca

Da Capri a Trieste, porti italiani in vendita

Il Corriere.it rivela la lista dei cinque porti che lo Stato attraverso Invitalia, società controllata dal ministero dell'Economia, sta vendendo. Un patrimonio di almeno 50 milioni di euro. Circa 2.500 posti barca disseminati lungo le più belle e conosciute coste italiane

Moli e pontili a Capri, la marina di Portisco in Costa Smeralda, la marina d’Arechi nel golfo di Salerno, il porto delle Grazie a Roccella Jonica e l’area di Porto Lido a Trieste. In totale circa 2.500 posti barca disseminati lungo le più belle e conosciute coste italiane. Un patrimonio, stimato almeno 50 milioni di euro, che lo Stato, attraverso la controllata del Ministero dell'Economia Invitalia, sta vendendo al miglior offerente

Non solo la Grecia e i suoi aeroporti - scrive il Corriere della Sera - in vendita, ma anche delle perle turistiche italiane: «Il progetto avviato una decina di anni fa, aveva preso il nome di «Italia Navigando», una società controllata proprio da Invitalia, e prevedeva un massiccio intervento pubblico per realizzare una rete di 50 porti turistici e la bellezza di 50 mila posti barca. Lo Stato si faceva, insomma, carico di sviluppare un maxipolo nautico da nord a sud dell’Italia. Con un particolare occhio di riguardo proprio per le aree del meridione».

Un progetto però ha incontrato innumerevoli ostacoli fino al fallimento della stessa "Italia navigando". Ora il bando, che ha incluso per il momento solo i cinque porti citati, incontra l'opposizione dei parlamentari Pd Vincenza Bruno e Nico Stumpo che hanno presentato un'interrogazione a riguardo: alcune modifiche alle regole di partecipazione ostacolerebbero l'ingresso dei privati.

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