- Dove
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Quando
- Dal 04/11/2015 al 04/11/2015
- 17.00
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Prezzo
- Gratis
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Altre Informazioni
- Sito web
- facebook.com
Presidio contro la guerra e il militarismo il 4 novembre dalle ore 17.00 in poi nello slargo pedonale che tocca piazza Venezia, via Diaz e via Cadorna.
Aderiscono al presidio (in ordine alfabetico):
Associazione “Tina Modotti”
Comitato Pace e Convivenza “Danilo Dolci”
FIOM
Gruppo Anarchico Germinal
Gruppo BDS – Trieste
PCdI Federazione della Sinistra
PRC Federazione della Sinistra
Sinistra Anticapitalista Trieste
«Questo presidio - souiegano gli organizzatori nell'evento facebook dedicato - è organizzato per dire basta con le parte militari! che anche quest’anno per il 4 Novembre celebrano il militarismo e la guerra, in particolare il centenario della entrata in dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale,
nascondendo che:
- la prima guerra mondiale ha significato - per la stragrande maggioranza della popolazione - miseria e fame, nonché più di 15 milioni di vittime e 20 milioni di feriti o invalidi;
- la prima guerra mondiale ha significato per una ridottissima parte della popolazione lucrosi affari grazie alle spese per il riarmo ed alla spartizione di terre (e popoli annessi) in aree di influenza
- le guerre successive fino alle attuali – ad alcune delle quali partecipa attivamente anche l’Italia - non hanno fatto che peggiorare il “quadro” dipinto tra il 1915 ed il 1918
- le fanfare, le parate, i blindati, i carri armati, gli aerei e quanto altro viene usato e sfoggiato, insieme agli F35, al riarmo convenzionale, alle missioni all’estero, alle portaerei ecc… lo paghiamo noi e lo paghiamo salato: 22,7 miliardi di euro all’anno, 720 euro al secondo. Una BlitzKrieg!!
- Il militarismo insegna ad “obbedir tacendo”, in modo da preparare i giovani a lavorar tacendo, così come vuole il jobs act
- la riproposizione dei valori del militarismo serve a preparare le nuove avventure militari che l’Italia si appresta a intraprendere»
«Nonostante - concludono- cento anni di guerre e di tragedie, si spendono soldi per riproporre ancora la propaganda bellicista e cancellare la memoria di quegli orrori. Inoltre strade importanti del centro di Trieste sono ancora dedicate ai generali/macellai che condussero quella carneficina. Oggi vogliamo reagire a questa propaganda intonando canzoni antimilitariste e per la pace con il coro “VOCI ARCUTINATE“; Vogliamo inoltre CAMBIARE SIMBOLICAMENTE IL NOME ALLE VIA CADORNA E DIAZ, perché il nome di quei macellai caschino nell’oblìo e si ricordino invece le vittime di tutte le guerre».
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