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Cronaca

Villa Stavropulos, il Comune "tentato" dal bonus regionale per il suo recupero

L'operazione potrebbe rientrare nel cosiddetto "Art Bonus Fvg", progetto di crowdfunding messo a disposizione dalla Regione riconoscendo un credito d'imposta a favore di soggetti che effettuano "erogazioni liberali" per valorizzare il patrimonio culturale presente sul territorio. La proposta avanzata dal forzista Babuder

Per recuperare e riqualificare villa Stavropulos il Comune di Trieste potrebbe far leva sul cosiddetto "Art Bonus Fvg", un possibile progetto di crowdfunding che piazza Oberdan mette a disposizione degli enti in virtù del riconoscimento di un credito d'imposta a favore di soggetti che effettuano "erogazioni liberali" per valorizzare il patrimonio culturale presente sul territorio. A spingere in questa direzione è il presidente della IV Commissione consiliare Michele Babuder che ha proposto l'inserimento della celebre struttura tra gli interventi finanziabili attraverso questo strumento economico. "Ciò che finora ha precluso la pubblica fruizione - afferma il consigliere di Forza Italia - è lo stringente legato testamentario del donante, ovvero, che nella Villa e nelle sue pertinenze “le attitudini artistiche dei singoli possano trovare giovamento nella compulsazione dei libri della biblioteca e ispirazione nella visione delle bellezze naturali del sito”. 

Un'occasione da non perdere

Un'ultima volontà che di fatto ha bloccato lo sviluppo di progetti per la sua riqualificazione, incatenando l'amministrazione "anche nei confronti di terzi eventualmente interessati". Proprio per questo motivo, Babuder pensa che per far tornare a nuova vita la villa ci vogliano gli strumenti adatti, così da riuscire a coinvolgere attivamente il Comitato costituito di recente. L'occasione è di quelle ghiotte e potrebbe innescare l'interesse di soggetti singoli, anche sulla scia di ciò che sta avvenendo in altri comuni del Friuli Venezia Giulia. 

Necessario il sì del Comune

"Il Comune - ha concluso Babuder - deve saper adattare ogni sua espressione amministrativa alle sempre più numerose opportunità che vengono offerte agli enti locali da quelli sovraordinati, Comunità Europea e Stato in primis, ma in questo caso anche dal rilevante impegno della Regione FVG". Una proposta che, assieme a quella avanzata dalla consigliera Maria Teresa Bassa Poropat in chiave europea, hanno incassato il sì da parte del Comitato. Per far partire l'iter di riqualificazione e per poter sperare nel recupero di uno dei luoghi più belli di Trieste, è fondamentale l'apertura da parte del Comune. 

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