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Cronaca

Convegno su violenza di genere: in Italia molestate il 31% delle donne trai 16 e i 70 anni

Un corso per operatori organizzato dal Burlo su iniziativa della regione per fronteggiare l'emergenza in corso

Spesso sono loro i primi a entrare in contatto con chi ha subito violenza: medici, infermieri, operatori delle aree emergenza e pronto soccorso. A volte, chi ha subito violenza arriva al Pronto Soccorso delle strutture sanitarie accompagnato dal proprio carnefice. Cosa devono vedere gli operatori? Come devono comportarsi? Quali i loro doveri?

Il tema è urgente: in Italia ci sono 6,7 milioni di donne, e il 31,5%  di quelle che si trovano nella fascia d’età tra i 16 e i 70 anni hanno subito violenza: per il 20% si tratta di violenza fisica, per il 21% di violenza sessuale, il 5,4% le forme più gravi di violenza sessuale, che notifica 650mila stupri nella popolazione femminile, e oltre 750mila stupri (fonte ISTAT).

Due studi svolti tra le donne afferenti alla Clinica Ginecologica del Burlo confermano questi dati, I i cui valori risultano anche tra le donne in gravidanza o che hanno partorito. Ancora: il 18% delle donne che richiedono l’interruzione della gravidanza riferiscono una qualche forma di violenza in atto da parte del partner, il 4,6% riferisce specificatamente violenza fisica, 1,8% violenza sessuale. Il 4% delle donne che hanno partorito riferiscono violenza corrente, l’1% violenza fisica, lo 0,5% sessuale. Come gli operatori hanno modo di rilevare, il fenomeno non riguarda le persone con disagio, ma ogni classe sociale.

“Violenza sessuale e di genere: cosa vedere, come agire, quali obblighi”, è il titolo del convegno- corso di formazione in programma lunedì alla Stazione Marittima (Sala Oceania), che coinvolge le aree emergenza e pronto soccorso della Regione: cosa vedere, come agire, come curare, quali sono gli obblighi anche giuridici degli operatori? L’evento è organizzato dall’Irccs Burlo Garofolo su indicazione della Regione Friuli Venezia Giulia, e si compone di due momenti di formazione.

Il primo incontro si terrà a Trieste lunedì 11 dicembre, alla Stazione Marittima, Sala Oceania, con il coinvolgimento delle Aree di Emergenza di Trieste, Udine, Pordenone. Il secondo incontro si terrà a Monfalcone il 12 febbraio: si inconteranno gli operatori dell’Emergenza di  Trieste, Monfalcone- Gorizia, Tolmezzo-San Daniele, Palmanova, San Vito.

Gli obiettivi della formazione - si spiega in una nota dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste - è quello di fornire gli strumenti, le procedure e le conoscenze tecniche e legali ai medici ed agli operatori sociali e sanitari delle aree di Emergenza e Pronto Soccorso strumenti per affrontare il fenomeno della violenza, confrontando i diversi percorsi e protocolli presenti in Regione in modo da condividere esperienze e criticità, nonché integrare le conoscenze con gli operatori del territorio, in modo da rendere l’intervento di supporto alle vittime sempre più efficace. La formazione, coordinata dall’IRCCS Burlo, progettata nell’ambito delle attività del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, si inserisce nella logica Regionale di creare una regia forte che garantisca  alle donne, i minori, le persone con diversa identità di genere, vittime di violenza in tutto l’ambito territoriale, omogeneitàrelativa alla adeguatezza, tempistica, efficacia degli interventi

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