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Cronaca

Visita in municipio dell'ambasciatrice della lettonia, Solvita Aboltina

Giunta in visita alla nostra città in occasione della chiusura dei lavori della “Summer School – NonlinearLife”, terza edizione della “scuola estiva” universitaria svoltasi in questi giorni a Trieste

l'Ambasciatrice della Lettonia in Italia Solvita Aboltina giunta in visita alla nostra città in occasione della chiusura dei lavori della “Summer School – NonlinearLife”, terza edizione della “scuola estiva” universitaria svoltasi in questi giorni a Trieste, organizzata dal nostro Ateneo e dalla Università Tecnica di Riga nel comune intento di formare specialisti in grado di sviluppare nuove tecnologie ma anche capaci di integrarsi in un ambiente di lavoro internazionale e interdisciplinare. A questa “scuola estiva” triestina, che ha visto coinvolti, per quanto riguarda la nostra Università, i Dipartimenti di Ingegneria e Architettura (DIA), di Scienze della Vita (DSV) e di Scienze Mediche (DSM), hanno partecipato 18 studenti da 11 nazioni (oltre all'Italia e alla Lettonia - quest'ultima “presente” con 3 studenti, dei quali due tirocinanti a Trieste -, e poi Lituania, Bielorussia, Russia, Repubblica Ceca, Polonia, Serbia, Spagna, India e Nepal).

I temi centrali trattati sono stati l’ingegneria biomedica, i biomateriali, le scienze della vita e le tecnologie informatiche per la medicina. Tutti gli studenti hanno potuto in tal senso visitare i principali centri di ricerca del “Sistema Trieste” come il Sincrotrone “Elettra”, l’INFN e la SISSA. Nei giorni scorsi gli stessi studenti avevano anche effettuato una visita in Municipio. Le due edizioni precedenti si erano tenute a Riga. L'Assessore Giorgi ha ricevuto l'Ambasciatrice Aboltina nel tradizionale Salotto Azzurro, presenti anche il professor Jurijs Dehtjars dell'Università Tecnica di Riga e il giovane Eriks Badamsins coordinatore dei progetti di cooperazione internazionale e per gli studenti stranieri della stessa Università, già “noto” nella nostra città per aver compiuto, nel 2012, 10 mesi di “volontariato europeo” proprio presso l'Ufficio Europe Direct di via della Procureria, gestito dal Comune (e per l'occasione era presente all'incontro anche la responsabile del competente Ufficio Comunicazione municipale Barbara Borsi).

Il gruppo si è quindi spostato nella storica Sala del Consiglio Comunale per ammirare il significativo grande dipinto di Cesare Dell'Acqua su “La prosperità commerciale di Trieste”, ma anche per sottolineare – come ha fatto l'Assessore Giorgi – le peculiari caratteristiche multiculturali di Trieste risalenti alla fondazione dell'emporio e della città moderna. Anche in quest'ottica Giorgi e la diplomatica lettone hanno comunemente evidenziato l'importanza di una più forte reciproca collaborazione in tutti i campi, dagli studi e ricerca scientifica fino al turismo, anche in considerazione del fatto – come ha ricordato l'Ambasciatrice Aboltina – che “fra i turisti che visitano la Lettonia gli italiani sono piazzati a un ottimo 5° posto!” L'Assessore Giorgi ha rimarcato in conclusione come “Trieste è sorta per essere luogo di fondamentali scambi internazionali, un punto centrale in Europa in tal senso, che punta ora a ridiventare tale a tutti i livelli”.

Ricordando quindi il prossimo rilevante appuntamento con la grande “vetrina” scientifica europea di “ESOF 2020”, che si aprirà l'anno prossimo nel Porto Vecchio di Trieste. Non poteva mancare in chiusura il classico dono, in questo caso il nuovo bel volume su “Trieste la città che visse due volte”, ricambiato dalla gentile ospite con un pari volume sulla capitale lettone Riga e con un oggetto commemorativo della storica “catena umana” di 2 milioni di persone che proprio trenta anni fa, il 23 agosto 1989, attraversò e unì le tre repubbliche baltiche, Estonia, Lettonia e Lituania, e le loro capitali Tallinn, Riga e Vilnius, per chiedere la fine del regime sovietico.

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