"La mia vita da supereroe", i tanti volti di Ernesto Feletti
L'intervista al 38enne triestino che da oltre vent'anni regala sorrisi e momenti indimenticabili ai più piccoli vestendo i panni dei loro miti
Quattrocento costumi diversi, nobiltà d’animo, superpoteri e una risata contagiosa. E' questo il mix che rende Ernesto Feletti un supereroe. Il 38enne triestino, animatore di professione, da ben 23 anni realizza i sogni dei più piccoli e regala loro momenti indimenticabili vestendo i panni dei loro personaggi preferiti.
Cosa fa un supereroe?
La mia missione è far divertire i bambini, ma devo dire che qualche sorriso riesco a strapparlo anche agli adulti. Solitamente vengo contattato per fare animazione nelle abitazioni private o davanti a scuole e asili. Inoltre, in accordo con il Burlo, circa tre volte all'anno vado a trovare a titolo gratuito i suoi piccoli pazienti. In quell’occasione alcune famiglie mi chiamano per infondere una dose di coraggio ai loro bimbi quando hanno paura di prendere l’antibiotico o di fare una puntura. Mi capita di farlo anche privatamente, quando è ora di dire addio al ciuccio o al pannolino. Li aiuto a fare quei piccoli passi necessari per diventare grandi.
Qual è il personaggio più richiesto?
In questi anni ho accumulato circa 400 costumi, ma i più richiesti sono sempre Spiderman e Batman. Nei mesi freddi, vince Babbo Natale (anche se non è propriamente un supereroe).
Qual è il tuo supereroe preferito?
Sicuramente Capitan America, il primo personaggio che ho interpretato. E' umile, sempre al servizio degli altri e ama fare squadra, proprio come me.
Come mai ha deciso di diventare un supereroe?
Da piccolo non venivo mai invitato alle feste di compleanno. Frequentavo una scuola slovena a Cattinara che mi ha fatto sentire solo e isolato dal resto del mondo. Il non sentirmi parte di un gruppo e il non aver vissuto determinate fasi della mia infanzia mi hanno spinto a prendere questa strada. Ancora oggi, quando devo partecipare a qualche festa in veste di supereroe, non sto più nella pelle. Avere il potere di far divertire qualcuno mi fa sentire importante e necessario.
Chi è Ernesto senza la maschera?
Mi sento un animatore al 100 per cento. Amo portare il buon umore e una ventata di allegria anche nella vita privata, non ne posso fare a meno. Inoltre da quando ho comprato i nuovi costumi - tutti molto attillati - passo molto tempo in palestra per allenarmi e mantenermi in forma: non si è mai visto un supereroe con la pancetta!
Cosa ami di questo lavoro?
Amo quando i più piccoli pensano che io sia un vero supereroe e ad una certa età lo credono davvero. Quando succede mi atteggio proprio come farebbero i loro miti (i film me li sono guardati apposta). Amo anche farli ridere e divertire e non torno a casa se non sono sicuro di aver lasciato veramente il segno. Il sapere di aver generato energia positiva è gratificante, soprattutto quando a fine giornata hai la consapevolezza di aver reso il mondo un posto migliore.