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Domenica, 3 Dicembre 2023
Il corteo

Per il futuro e per la dignità, Trieste al fianco dei lavoratori Wartsila

Circa 12mila persone (15 mila per gli organizzatori) hanno preso parte al corteo a sostegno dei lavoratori Wartsila. Le mille sfumature di una giornata da ricordare

Come il motore riesce a trasformare l'energia chimica del carburante in energia meccanica, così le persone, al di là dei ruoli che ciascuno è chiamato a ricoprire, se unite, hanno il potere di far cambiare le cose e trasformarle. Lo ha dimostrato Trieste che oggi è scesa in piazza al fianco dei lavoratori Wartsila. Si scrive Trieste ma si legge 12 mila, il numero dei partecipanti che questo pomeriggio ha aderito alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil (15mila per gli organizzatori). Rappresentati delle istituzioni, organizzazioni sindacali triestine e da altre città della regione, lavoratori Wartsila da varie sedi d'Italia, associazioni, federazioni, comitati. L'elenco sarebbe veramente lungo, come il serpentone che oggi ha invaso la città (per darvi un'idea, vi basti sapere che quando la testa attraversava Corso Italia, la coda era ancora ferma in piazza Oberdan).

Un unico blocco

Migliaia di persone hanno sfilato oggi nel centro cittadino come una sola unità. Un unico blocco contro ciò che non funziona in questo Paese e le dinamiche che danneggiano i più deboli. Il caso Wartsila non riguarda solo le 450 famiglie che rischiano di vedersi tagliate le loro entrate e non riguarda solo la nostra città, ma tutto il territorio nazionale . "No alla delocalizzazione, no ai licenziamenti e un gran sì al rilancio industriale, linfa vitale di ogni città".

Solidarietà e la grande onda

Tra i manifestanti si respira empatia e voglia di lottare. Ci sono donne, uomini, bambini, anziani e anziane. C'è chi è arrivato da Tolmezzo "perchè il diritto al lavoro è importante", chi da Staranzano "per impedire che questo gioco non si estenda ad realtà industriali" e chi ormai vive in Austria ma vuole che Trieste reagisca. C'è anche qualcuno che una situazione simile l'ha già vissuta e non può permettere che accada ad altri. Negli occhi di tutti c'è una grande consapevolezza e, soprattutto, c'è un gran senso di solidarietà. Per tutta la durata del corteo non c'è musica, se non qualche coro intonato dal Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze e scandito dai tamburi. E' quello il punto più "bollente" della grande onda. In tutti gli altri si percepisce leggerezza, sensazione tipica delle persone che sanno di stare nella parte del giusto.

"Nella lotta non siamo soli"

In piazza Unità il corteo continua a scorrere e il flusso sembra non fermarsi mai. I sindacalisti sul palco ringraziano tutti coloro che hanno preso parte alla manifestazione e fanno i loro comizi. "Nella lotta non siamo soli", si sente. Poi a qualcuno, sempre sul palco, scappa un "vi voglio bene" commosso e un lungo applauso diventa quasi un abbraccio collettivo. Qualcuno si scatta un selfie, qualcun altro si rilassa con una birra o uno spritz. I più anziani occupano le panchine per prendere fiato. Intanto un'ambulanza si fa spazio tra la folla per soccorrere un uomo sull'80ina che ha avuto un malore. Qualche secondo dopo, gli occhi preoccupati dei manifestanti cambiano espressione grazie ad un suono: sono i fischi dei rimorchiatori del Porto di Trieste che fanno sentire la loro vicinanza ai lavoratori Wartsila, alla città. Lunghi applausi incoronano il momento.

La manifestazione si conclude al far della sera. Bandiera sulla spalla, si cerca la via di casa. Non sappiamo se le cose cambieranno davvero, ma di certo questa notte i lavoratori di Wartsila si sentiranno meno soli.

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