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Cronaca

Wärtsilä: «Rapporto di lavoro con Sasha Colautti risolto consensualmente»

«Ricordare che nonostante la mancata ricezione di un adeguato preavviso, l'azienda si era attivata prontamente per effettuare un percorso di ricollocazione per il dipendente»

 Wärtsilä Italia si esprime riguardo la cessazione del rapporto di lavoro del Signor Sasha Colautti.
«In considerazione delle numerose richieste di chiarimenti sul caso in oggetto in merito alle notizie riportate sugli organi di informazione locali che in nessun caso riportavano la posizione di questa Società, siamo a precisare quanto segue:
1.Il rapporto di lavoro del signor Colautti con Wartsila Italia è stato risolto consensualmente e con reciproca soddisfazione il 6 Ottobre u.s., pertanto lo stesso non fa più parte dell’organico di Wartsila Italia a partire dal giorno 7 Ottobre 2017. Nel verbale di conciliazione sottoscritto è stato contestualmente inserito anche un impegno affinchè le relazioni sindacali siano improntate a correttezza e reciproco rispetto senza mai trascendere in contenuti offensivi oltre a un documento che conferma il rispetto da parte di Wartsila Italia, anche per l’organizzazione sindacale USB, dei diritti sindacali previsti per legge come in essere per tutte le organizzazioni sindacali democraticamente elette e rappresentative».

«2. È utile ricordare  - continua l'azienda - che, a seguito della cessazione, dal 1 Giugno u.s., del distacco sindacale presso la FIOM Provinciale di Trieste del signor Colautti, iniziato il 1 Marzo 2015, Wartsila Italia, nonostante la mancata ricezione di un adeguato preavviso, si era attivata prontamente per effettuare un percorso di ricollocazione per il dipendente, rientrato in azienda dopo oltre 10 anni di attività come sindacalista a tempo pieno, non più ricoprendo alcun incarico sindacale sia esterno che interno all’azienda stessa. In considerazione del piano di riorganizzazione, in corso di completamento, che ha interessato la sede di Trieste, con oltre 90 esuberi, il signor Colautti è stato così inserito in un percorso di addestramento ed aggiornamento professionale per poter coprire, fino a nuovi sviluppi, una posizione aperta presso la sede di Taranto, Services, dove avrebbe dovuto prendere servizio dai primi di Luglio. L’azienda aveva inoltre previsto uno specifico pacchetto economico di ausilio e supporto alla ricollocazione del dipendente in oggetto, che però non è stata accettata, con la conseguente auto-collocazione in sciopero permanente».
«3. Wartsila Italia  - cocnlude -ha scelto fin dall’inizio della vicenda un atteggiamento conciliante e di basso profilo, mantenendo, pur nella fermezza della propria posizione e nella convinzione totale delle proprie ragioni, toni ed atteggiamenti moderati e prediligendo la fattiva ricerca di una soluzione negoziale, cosa puntualmente verificatasi».

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