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Giovedì, 7 Dicembre 2023
la crisi industriale / San Dorligo della Valle - Dolina

Wartsila: l'azienda non cede, salvezza appesa ad un filo

Il tavolo al Mise è iniziato poco dopo le 15 ed è finito con un secco no da parte dell'azienda. Presenti i ministri Orlando e Giorgetti, Fedriga, Rosolen, i sindacati e l'amministratore delegato dell'azienda Agnevall. Impegno a ridurre gli esuberi a fronte di un progetto di reindustrializzazione, supportati da advisor con il compito di trovare investitori. Il piano previsto per il 12 settembre

ROMA - A sette giorni dalla scadenza la crisi Wartsila è molto distante da una soluzione. Davanti al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e a quello del Lavoro Andrea Orlando, l'azienda finlandese ha tirato diritto, rifiutandosi di ritirare la procedura di licenziamento dei 451 dipendenti dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra. Al tavolo convocato dal ministero erano presenti l'amministratore delegato Hakan Agnevall (accompagnato dalla dirigenza italiana), i sindacati e in collegamento da remoto, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga assieme all'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen. 

Il tavolo, attorno al quale si sono sedute anche le segreterie nazionali e territoriali della Triplice, più anche Usb e Ugl, è durato poco più di due ore, pausa inclusa. Le sigle sindacali, in maniera unitaria, hanno chiesto il ritiro della procedura come condizione fondamentale per poter avviare qualsiasi discussione futura. L'azienda, dal canto suo, non ha cambiato atteggiamento, ribadendo un secco rifiuto. Anche i due ministri hanno chiesto più volte il ritiro della chiusura, senza però ottenere alcuna apertura da parte di Wartsila. 

"Percorreremo ogni strada", le parole di Fedriga

Grande disappunto da parte di tutti gli attori in campo in merito alla risposta di Wartsila. Nonostante il rifiuto sulla procedura, durante il tavolo l'azienda ha fatto sapere di essere pronta a presentare "un piano di mitigazione degli esuberi proponendo un percorso di reindustrializzazione avvalendosi di un advisor con il compito di ricercare investitori per subentrare sull'area e confermando di voler continuare ad investire a Trieste con service, ricerca e sviluppo". Il progetto dovrebbe essere presentato il prosismo 12 settembre. La soluzione del caso, a questo punto, è appesa veramente ad un filo. 

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