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Cronaca

Il PD a Verona: "Fedriga dovrebbe vergognarsi"

L'eurodeputata Isabella De Monte presente alla contromanifestazione: "Mi chiedo se inserirà anche lui il feto di gomma tra i gadget della Regione Friuli Venezia Giulia". Il Governatore aveva affermato: "Mi chiedo il motivo di tanta aggressione nei confronti del Congresso"

"Le parole del presidente Fedriga sono gravissime: si ricordi che lui è il presidente di tutti". Isabella De Monte, eurodeputata del Partito Democratico e presente alla contromanifestazione di Verona, è intervenuta così dopo la scelta, annunciata già negli scorsi giorni, da parte del Governatore Fedriga di partecipare al World Congress of Families e di concedere il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia. "Il presidente Fedriga non solo sbaglia, ma dovrebbe vergognarsi. Mi chiedo se inserirà anche lui il feto di gomma tra i gadget della Regione".

La partecipazione al flash mob del cinema K2

"Non si arroghi il diritto di scegliere chi vuole o non vuole rappresentare" ha continuato la De Monte. "Chi ha il diritto o meno di definirsi famiglia; chi ‘merita’ l’attenzione delle istituzioni e chi no. Il suo atteggiamento nei confronti dei nostri concittadini è discriminatorio ed esclusivo". L’eurodeputata del PD, assieme ad una delegazione delle Donne Democratiche del Fvg, ha partecipato al flash mob e al corteo Liber.E, organizzati dai sindacati confederali, dalle Donne Democratiche e da molte associazioni come contromanifestazione durante il congresso sulla famiglia.

Evitino lezioni di moralità

Secondo De Monte "suggerirei caldamente di evitare lezioni di moralità, rettitudine e buoni sentimenti a chicchessia, men che meno a chi rappresenta le Istituzioni. Sono abbastanza convinta che se guardassimo oltre le mura domestiche di tanti pseudo moralisti, molti dei quali a Verona a festeggiare la cosiddetta famiglia tradizionale, ne vedremmo delle belle".

"Non capisco l’accanimento contro chi non fa parte della famiglia tradizionale, come gli omosessuali, che sono presenti – sottolinea De Monte - anche nella stessa Lega. Molti di coloro che saranno a Verona a dirci come dovremmo vivere le nostre relazioni, la famiglia tradizionale non ce l’hanno, ma hanno fatto figli fuori dal matrimonio o con più partner, e magari oggi hanno più famiglie, come Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Non credo possano quindi essere loro a dirci se noi siamo famiglia o meno".

"La differenza tra gay pride e congresso di Verona"

"Infine – conclude De Monte – se Fedriga non la capisce da solo, gli spiego volentieri io la differenza tra il patrocinio al gay pride e quello al congresso di Verona: con il primo si chiede di ampliare i diritti, rappresentare tutti, includere; con il secondo si punta a togliere diritti, discriminare, escludere. Altro che concezione unidirezionale della democrazia: il primo è democrazia, il secondo un po’ meno".

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