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Economia

AcegasApsAmga: ricavi per 255 milioni contribuiscono al 10% di crescita del gruppo Hera

Il direttore generale: «Oltre all’avanzamento dei lavori per il depuratore di Servola, che da solo ha assorbito quasi 15 milioni di investimento, è proseguito l’ammodernamento dei sottoservizi»

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, di cui AcegasApsAmga fa parte, ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati del primo semestre, che confermano il trend positivo in atto con tutti i principali valori in crescita. Il raggiungimento di questi risultati premia ancora una volta l’operatività equilibrata e agile del Gruppo, il cui modello di business combina da sempre le leve strategiche della crescita organica e dello sviluppo per linee esterne. I conti del primo semestre 2017 hanno beneficiato dell’ingresso nel perimetro del Gruppo delle società Aliplast e del ramo d’azienda di Teseco, oltre all’aggiudicazione delle gare per i servizi di fornitura di ultima istanza gas, di default e di salvaguardia per il biennio 2017-2018. 

Così dichiara il Direttore Generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto: «All’eccellente semestrale di Gruppo ha fornito un importante contributo AcegasApsAmga, che consolida ricavi per 254,8 milioni, margine operativo lordo per 61,3 milioni e ha effettuato nel periodo investimenti per 41,2 milioni di euro complessivi. Su questo fronte, in particolare, a Trieste, oltre all’avanzamento a pieno ritmo dei lavori per il nuovo depuratore di Servola (che da solo ha assorbito quasi 15 milioni di investimento), è proseguito l’impegno per l’ammodernamento dei sottoservizi cittadini».

«Sul gas sono stati realizzati numerosi interventi di messa a norma della protezione catodica delle condotte, oltre alla sostituzione di diversi tratti ancora in ghisa grigia. Per quanto riguarda l’idrico, è proseguita l’attività di distrettualizzazione della rete, finalizzata a diminuire le perdite e prevenire gli allagamenti. E’ inoltre stato realizzato il collettore fognario Duino-Sistiana, funzionale alla prossima chiusura dell’obsoleto depuratore del Villaggio del Pescatore. Sull’energia elettrica ha assunto rilievo il lavoro di riqualificazione della rete di Chiadino, grazie al passaggio da 2 a 10 kv in fase di ultimazione. Grazie all’intervento, quella parte di città sarà senz’altro meno soggetta a guasti e blackout. I servizi ambientali, infine, hanno visto un assorbimento di investimenti per la messa a regime del sistema Hergoambiente, che consente la gestione completamente informatizzata dei servizi di raccolta e spazzamento».

Parlando dei ricavi di Hera, invece, nel primo semestre 2017 sono stati pari a 2.754 milioni di euro, in crescita per 251,2 milioni (+10,0%) rispetto ai 2.502,8 milioni dell’analogo periodo del 2016. A questo risultato, oltre alle recenti acquisizioni, hanno contribuito in particolare le maggiori attività di trading, i maggiori ricavi regolati del servizio idrico e dell’area energia elettrica nonché i maggiori volumi venduti di gas. 

Il margine operativo lordo si attesta a 505,9 milioni di euro, registrando una crescita di quasi 36 milioni (+7,6%) rispetto a giugno 2016. La crescita è da attribuire alle buone performance di tutte le aree del Gruppo, ma in particolare delle aree energetiche. Risultati positivi anche per il ciclo idrico integrato e per l’area ambiente. 

L’utile operativo è di 262,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 257,4 milioni dell’analogo periodo del 2016. Migliora anche la gestione finanziaria attestandosi a 45,9 milioni di euro, in diminuzione di 12,1 milioni rispetto allo stesso periodo del 2016. Una performance resa possibile grazie al minor indebitamento medio e all'efficienza sui tassi. Alla luce di questa situazione, l’utile prima delle imposte cresce dai 199,4 milioni al 30 giugno 2016 ai 216,3 milioni del primo semestre 2017.

L’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo al 30 giugno 2017 sale a 141 milioni di euro, +16,5% rispetto ai 121 milioni del 2016, anche per via di un sensibile miglioramento del tax rate, che passa dal 35,7% al 31,6% (grazie in particolare alla diminuzione dell’aliquota Ires e a minori imposte conseguenti all’ampliamento del perimetro di Gruppo). 

Nei primi sei mesi del 2017 gli investimenti del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 170,6 milioni di euro, in crescita di 13,4 milioni (+8,5%) rispetto a giugno 2016. Gli investimenti operativi sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti ed infrastrutture, a cui si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario. La posizione finanziaria netta è sostanzialmente stabile, pari a 2.611,7 milioni al 30 giugno 2017, rispetto ai 2.558,9 milioni del 31 dicembre 2016. I positivi flussi di cassa generati nel solo primo semestre, pari a 188,8 milioni di euro, hanno consentito di finanziare la distribuzione annuale dei dividendi e le operazioni di M&A, in particolare l’acquisizione di Aliplast.

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