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Ater, nuovi requisiti d'accesso, mantenimento e revoca: «più equi»

9.43 - L'assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro spiega come il passaggio dall'IRPEF all'ISEE dia più garanzie di giustizia nell'assegnazione delle abitazioni

«Il passaggio dal calcolo del reddito IRPEF agli indicatori ISEE consentirà di dare giustizia ad alcune situazioni di attuale disequilibrio tra nuclei familiari nell'accesso all'assegnazione degli alloggi ATER, dando la possibilità di fotografare il bisogno attraverso un unico parametro comune a tutti i settori del welfare», osserva l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro all'indomani del passaggio in Consiglio delle Autonomie Locali del disegno di legge che introduce importanti semplificazioni in materia urbanistica ed edilizia, ma anche misure per la valutazione delle condizioni di assegnazione, mantenimento e revoca del servizio di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata.

Gli uffici della Regione stanno lavorando in questi giorni alla riparametrazione dei limiti reddituali di accesso e dei valori dei canoni d'affitto in base agli indicatori ISE ed ISEE, riconducendo quindi questo sistema di calcolo anche all'edilizia sovvenzionata, unico settore in cui si utilizzava ancora il parametro del reddito IRPEF. In questo modo ci sarà maggior omogeneità tra il limite di reddito per l'accesso all'edilizia sovvenzionata e gli altri canali contributivi, in particolare quello per il sostegno alle locazioni.

«Sicuramente - commenta Santoro - avvieremo con le varie direzioni ATER una prima fase di sperimentazione per assicurare che la platea dei possibili aventi diritto sia omogenea su tutto il territorio regionale». La Regione prevedrà la possibilità di accedere direttamente tramite l'INPS all'acquisizione dell'ISEE, per effettuare le verifiche sul calcolo dei canoni e facilitare così il rapporto tra l'Ente e il cittadino, alleggerendo alcuni passaggi burocratici.

Anche il calcolo dei canoni di locazione terrà conto di una miglior proporzionalità tra la capacità economica del nucleo familiare e l'entità del canone stesso. Un'ulteriore disposizione normativa contenuta nel ddl riguarda la revoca dell'assegnazione dell'alloggio, che già prevedeva garanzie per i nuclei familiari con anziani o disabili a carico e che oggi estende tale garanzia anche ai nuclei con presenza di minori.

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