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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La nuova strategia

Le crociere scommettono su Collio e Carso, c'è l'accordo con la Regione

La partnership vede in prima linea Costa crociere, il Comune di Trieste e la Regione. "I numeri ci danno ragione, siamo sulla strada giusta". Resta il nodo dell'elettrificazione delle banchine e del fabbisogno energetico, oltre ad alcuni scivoloni dello stesso colosso. "Puntiamo a crescere assieme alle comunità" così Carrara. Raggiante il sindaco di Trieste

TRIESTE - I 60 euro che mediamente ogni crocierista spende ogni giorno sono troppo pochi e così, fondendo interessi privati a quelli pubblici, si prepara un pacchetto "esperienziale" affinché possano crescere le ricadute economiche sul territorio e, non ultimo, l'autorevolezza del marchio "Io sono Fvg". Se l'ambito turistico del Friuli Venezia Giulia cresce "prepotentemente", Trieste e l'operazione navi bianche traccia la rotta disegnata dal Comune di Trieste e dalla giunta Fedrga e conferma Costa come principale alleato nella sfida. La partnership presentata oggi 21 giugno in piazza Unità traduce la sempre maggiore voglia da parte del colosso crocieristico - che investe nei terminal passeggeri dal 2009 - di fare affari in Adriatico, così come l'ulteriore spinta nell'hospitality che le due maggioranze degli enti locali - attraverso il "braccio armato" di PromoTurismo - intendono dare al loro programma di governo. 

Si punta tutto sul settore

Al di là dei proclami e delle belle parole (nel 2023 la Regione va al voto ndr), gli accordi parlano di una proposta enogastronomica - preparata dallo chef Kevin Gaddi - da offrire ai crocieristi a bordo delle navi, ma anche tour in Collio, visite nell'area archeologica di Aquileia, Carso da scoprire e l'opportunità di assistere a concerti musicali nei teatri più rappresentativi del Friuli Venezia Giulia. Salendo a bordo di Costa, il progetto curato da PromoTurismo offre pietanze regionali ma, soprattutto, gioca la carta del rapporto tra terra e mare, tra il turista e il residente. "I numeri - così l'assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini - dicono che siamo cresciuti in maniera importante e che ci stiamo proiettando a diventare una delle regioni più ricercate d'Italia". Per questo motivo, senza eccezioni, le istituzioni puntano sul settore o, sarebbe meglio dire, sulla sua definitiva ripartenza. 

"A Trieste ti aspetta il tram di Opicina", strafalcione di Costa

I pilastri

I quattro pilastri su cui si fonda la mission del titolare del Turismo sono l'esperienza, i prodotti tipici, la sostenibilità e la formazione. Dopo i rispettivi interventi Bruno Bertero, Roberto Dipiazza e Sergio Emidio Bini hanno lasciato spazio ad Alessandra Carrara di Costa. "Cresciamo assieme alle comunità - ha detto - e vogliamo essere sempre più navi aperte, diventare piattaforme di contenuti da mettere a disposizione dei nostri clienti". Una delle scommesse è quella legata al turismo di ritorno nei territori, per questo in piazza Unità sono convinti che la strada sia quella giusta.  "La promozione ha raggiunto quote significative di mercato - così Bini -, il turismo oggi è un vero fattore strategico di sviluppo economico. I margini di crescita sono ancora ampi".

Lo storico tram di Opicina

Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica. Il numero delle navi da crociera che attraccano a Trieste ha sollevato il problema di fabbisogno energetico, in un momento in cui gli sguardi della politica sono rivolti proprio alla crisi di sistema. Due grandi navi chiedono il 33 per cento di energia di tutta la città. "Si sta lavorando - così il sindaco - ci faremo trovare pronti". Il secondo punto critico è quello di come si raccontano le città. Non le lezioni della scuola Holden - come inserito nel futuro programma di formazione per attori del settore - ma una semplice ricerca sul territorio avrebbe evitato uno strafalcione particolarmente imbarazzante. Nella narrazione, udite udite, spunta una eccezionale resurrezione: "lo storico tram di Opicina", nato disgrazià. 

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