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Ferriera, il fronte del sì in pressing sui palazzi: "Garanzie per gli operai"

Questa mattina le rappresentanze di Cisl, Uil, Failms e USb hanno inviato una lettera al MiSE, a Fedriga, Dipiazza e a D'Agostino nella quale richiedono che venga garantita l'occupazione per tutta la durata dell'accordo di programma

Il fronte del sì al referendum interno che vede i lavoratori della Ferriera chiamati ad esprimersi sull’accordo sindacale chiede che gli attori istituzionali e Arvedi garantiscano “l’occupazione esistente per tutta la durata dell’accordo di programma” inserendo al suo interno “una specifica sezione”. Dopo l’infuocata assemblea di ieri e la nota della stessa Siderurgica Triestina la quale chiarisce che in caso di vittoria del no, la riassunzione degli operai dell’area a caldo avverrebbe solo in altri stabilimenti del gruppo industriale, Cisl, Uil, Failms e Usb passano al contrattacco passando la palla al Mise, Comune, Regione e Autorità Portuale in virtù della lettera inviata oggi 8 gennaio.

Gli operai spaccati sul referendum

“In assenza di tali garanzie – si legge nella missiva - il solo accordo sindacale risulterà insufficiente a dare certezza di continuità occupazionale”. Salvaneschi, Rodà, Colautti e Prella, dopo i momenti di tensione registrati in sala mensa durante l’assemblea, hanno deciso di ribattere colpo su colpo anche nei confronti della proprietà. “Il rischio di impresa – scrivono i rappresentanti di una parte dei lavoratori di Servola – non deve avere conseguenze viste le premesse alla base del nuovo piano industriale richiesto dalle istituzioni”.

Doccia fredda per gli operai dell'area a caldo, la nota di Arvedi

Il riferimento è allo “sviluppo dell’area a freddo per la ricollocazione del personale attualmente occupato in quella a caldo” scrivono Rodà e compagni. Secondo i sostenitori del sì infine “le istituzioni hanno più volte dichiarato che avrebbero garantito l’occupazione esistente anche attraverso le nuove attività di logistica previste con lo sviluppo del Porto di Trieste”. La lettera è stata inviata al Ministro Stefano Patuanelli, al governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e al presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino.

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