Assegni di ricerca, 1,2 milioni di euro dall'Europa ad Area Science Park
Il progetto presentato si propone di promuovere e sostenere la specializzazione e l'aggiornamento in ambiti a rilevante vocazione scientifica e tecnologia. Paranti: «Ulteriore tassello lungo la direttrice dello sviluppo dell'alta formazione coniugato al bisogno del sistema produttivo regionale»
È stato approvato, nel quadro dell'attuazione del programma operativo del Fondo sociale europeo 2014/2020, il progetto presentato da Area Science Park di Trieste che si propone di promuovere e sostenere la specializzazione e l'aggiornamento in ambiti a rilevante vocazione scientifica e tecnologia. «È un ulteriore tassello lungo la direttrice dello sviluppo dell'alta formazione coniugato al bisogno del sistema produttivo regionale di figure professionali di elevato livello», commenta l'assessore regionale alla Ricerca e Università, Loredana Panariti.
Il progetto sostiene l'attività dei ricercatori per lo sviluppo di reti internazionali di ricerca, con particolare riferimento alle aree interessate dalle strategie macroregionali dell'UE a cui partecipa l'Italia, rispettivamente la Strategia per la Regione Adriatico-ionica (EUSAIR) e quella per la Regione Alpina (EUSALP). In tale contesto si prevede il finanziamento di assegni di ricerca destinati a ricercatori residenti in Friuli Venezia Giulia per svolgere progetti in un'istituzione scientifica o un'azienda estera, collocata presso un'area rientrante nella strategia macroregionale EUSAIR o EUSALP, impegnata in attività di R&S, con obbligo di rientro in Friuli Venezia Giulia; parallelamente si prevedono misure analoghe a favore di ricercatori provenienti dalle aree EUSAIR o EUSALP da realizzarsi presso istituzioni scientifiche afferenti al Coordinamento degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia o aziende impegnate in attività di R&S insediate in regione.
Le risorse finanziarie provenienti dal programma del Fondo sociale europeo assommano a 1,2 milioni di euro. «Si tratta di un primo importante intervento - spiega Panariti - che sarà nei prossimi mesi accompagnato da un'ulteriore azione a sostegno dei dottorati di ricerca da sviluppare, da parte delle Università regionali, con il coinvolgimento delle imprese ed attraverso fasi di attività all'estero».