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Economia

Export Fvg a +5,5%, Trieste vola: boom della cantieristica

Rielaborazione dell’Ires Fvg curata dal ricercatore Alessandro Russo su dati Istat dell'export in Friuli Venezia Giulia

Il valore delle esportazioni delle imprese del Friuli Venezia Giulia nei primi nove mesi del 2016 fa segnare un incremento del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, pari a 528 milioni di euro in più. Si tratta del migliore risultato tra le regioni del Nordest, che nel suo complesso registra una crescita pari a +1,5%; a livello nazionale la dinamica positiva è stata molto più contenuta (+0,5%).

Dopo un avvio di anno negativo (-5,5%), l’export regionale è fortemente cresciuto nel secondo trimestre (+22,4%), mentre gli ultimi mesi evidenziano un rallentamento delle vendite estere (+1,1%). I primi nove mesi dell’anno evidenziano anche una netta contrazione delle importazioni regionali (-7%) e una conseguente crescita dell’avanzo commerciale (+902 milioni di euro, pari a +21,6%), che nel 2016 ha superato i 5 miliardi. Lo rileva una rielaborazione dell’Ires Fvg curata dal ricercatore Alessandro Russo su dati Istat. A livello territoriale si è verificata una notevole espansione delle esportazioni della provincia di Trieste (+29,3%) e una più moderata crescita in quella di Gorizia (+3,8%).

Nella provincia di Udine si osserva al contrario una variazione negativa (-1,5%), in quella di Pordenone il volume di export è rimasto sostanzialmente invariato (-0,3%). L’ottimo risultato della provincia giuliana è ascrivibile sia al settore della cantieristica navale (+122,8%, pari a 460 milioni di euro in più), che ha evidenziato un andamento positivo anche nell’isontino, sia al comparto della meccanica strumentale (+50,5%, che equivale a 156 milioni di euro in più). La provincia di Udine è stata invece negativamente condizionata dalle vendite di prodotti in metallo.

Tornando al contesto regionale, senza l’apporto della cantieristica navale nei primi nove mesi del 2016 il valore delle esportazioni sarebbe rimasto sostanzialmente invariato (-0,2%). Tra i principali comparti dell’economia regionale si segnala l’incremento del 3,2% delle vendite di macchinari e apparecchiature, mentre quello del mobile segna una battuta d’arresto (-3,5%), nonostante i segnali di ripresa evidenziati nell’ultimo biennio. Anche le esportazioni di apparecchi elettrici risultano in deciso calo nel 2016 (-12%).

In merito alle destinazioni geografiche dell’export regionale si riscontra un generale aumento dei flussi destinati al mercato extra Unione Europea (+14,4%), in particolare grazie ai buoni risultati ottenuti negli Stati Uniti (+49,1%) nell’ambito della cantieristica navale. Altri paesi non europei in cui si osservano risultati particolarmente positivi sono la Turchia (+56,5%) e l’Algeria (+148,2%), in entrambi i casi prevalentemente nel settore della meccanica strumentale. Risultano invece in calo dello 0,9% le esportazioni verso i paesi dell’Unione Europea; in particolare si può segnalare una netta flessione dell’export verso la Francia (-9,8%).

Le imprese regionali continuano ad evidenziare delle difficoltà nel mercato cinese (-12,2%), dove vendono prevalentemente macchinari per usi industriali, proseguendo una tendenza negativa iniziata nel 2012. Per quanto riguarda infine l’interscambio con la Russia, dopo una sensibile diminuzione causata dalla delicata situazione internazionale e dalle sanzioni applicate su alcuni prodotti, il bilancio del 2016 per il Fvg finora risulta positivo (+1,9%).

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