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Economia

Laminatoio a Noghere: la Cgil dice no alle clausole di riservatezza

"Le questioni di riservatezza riguardano i brevetti e i processi copyright industriale, ma non possono riguardare né le politiche industriali connesse con il territorio né tantomeno salute, ambiente, qualità dell'occupazione"

Riceviamo dalla Cgil e pubblichiamo

Si è tenuta ieri a Muggia la riunione tra la CGIL di Trieste e il Coordinamento CGIL Muggia per fare una sintesi strategica rispetto alla valutazione dei nuovi insediamenti industriali nella Valle delle Noghere. La CGIL ribadisce con convinzione che le questioni di riservatezza riguardano i brevetti e i processi copyright industriale, ma non possono riguardare né le politiche industriali connesse con il territorio né tantomeno salute, ambiente, qualità dell'occupazione.

"Crediamo che nuove iniziative industriali connesse ai traffici portuali del territorio con la filiera siderurgica del FVG siano positive per l'economia e l'occupazione, vista l'attuale debolezza economica e del lavoro, come denunciamo da anni – è il commento del Segretario della CGIL di Trieste Michele Piga – Ma comprendiamo che la questione tra lavoro, salute e ambiente necessita di percorsi partecipativi reali, in forte relazione con le persone. Condividiamo le preoccupazioni espresse dai cittadini rispetto alla clausola di riservatezza contenuta nel protocollo di intesa che ha come capofila il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga".

La presenza di tutte le categorie sindacali rappresenta la portata dell'investimento da parte della CGIL locale rispetto a questi processi. CGIL che ha già avviato un percorso di confronto con tutti i soggetti firmatari del protocollo di intesa. Il primo, tenutosi assieme a CISL e UIL, con il Presidente Coselag Zeno D'Agostino unitamente al consiglio di amministrazione dello stesso, ha chiarito i tempi di realizzazione delle infrastrutture e le acquisizioni dei terreni inclusi nei fondi complementari al PNNR e il loro utilizzo. Abbiamo chiesto e ottenuto l'intesa tra le parti sul confronto sulle prospettive sia lavorative sia logistiche del percorso.

Come già ribadito si svolgerà un'attenta osservazione sulle diverse tematiche, al fine di portare elementi concreti per la discussione da affrontare pubblicamente con i cittadini. In questo percorso le categorie della CGIL hanno chiesto un incontro con l'azienda direttamente interessata per valutare l'impatto dell'operazione sul territorio, in termini economici, lavorativi, ambientali e di viabilità. Per questo la CGIL complessivamente chiederà un incontro con tutti i soggetti firmatari siano essi pubblici o privati.

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