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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Offerta Educativa del Comune Confermata... Con il Contributo Economico delle Famiglie

L'assessore Grim: «Senza una compartecipazione i servizi educativi avrebbero rischiato tagli, penalizzanti riduzioni, se non addirittura la chiusura» Anche nel 2013-2014 e negli anni a venire il Comune di Trieste manterrà e confermerà tutta...

L'assessore Grim: «Senza una compartecipazione i servizi educativi avrebbero rischiato tagli, penalizzanti riduzioni, se non addirittura la chiusura»

Anche nel 2013-2014 e negli anni a venire il Comune di Trieste manterrà e confermerà tutta l'offerta educativa dei suoi servizi educativi: asili nido, scuole dell'infanzia, ricreatori, Sis e servizio mensa. Un'ulteriore conferma è stata data mercoledì, nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sala giunta, alla quale sono intervenuti l'assessore all'Educazione Antonella Grim, assieme al presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanic e ad alcuni consiglieri di maggioranza, tra cui: Anna Mozzi, Mario Ravalico, Giovanni Barbo e Roberto Decarli.

Nonostante le note difficoltà legate alla situazione di bilancio, il Comune di Trieste è riuscito a garantire tutta la propria offerta dei servizi educativi a domanda individuale, senza alcun taglio, riuscendo anche ad ampliare la propria ricettività (si pensi al nuovo asilo di Largo Niccolini, gli ulteriori posti in strutture convenzionate, la nuova mensa alla Fonda Savio-Manzoni) e prevedendo in questo modo la messa in sicurezza di tutti i servizi erogati anche per i prossimi anni.

Tutto ciò è stato possibile con l'introduzione di una tariffa forfetaria annuale di 60 euro per il servizio di scuola d'infanzia (come previsto con l'approvazione della delibera del Consiglio comunale n.17 del 6 maggio 2013) e di un aggiornamento delle tariffe di alcuni servizi educativi-ricreativi, che però non hanno riguardato gli asili nido.

Aggiornamenti tariffari necessari quindi, ma ripartiti in modo molto più proporzionale, tendo conto delle fasce Isee (che sono state ampliate e che prevedono un'esenzione totale fino al 7.250 euro), per continuare così a garantire dei servizi importanti, che altrimenti avrebbero rischiato di essere tagliati. Particolari agevolazioni (-20% per due figli, -40% per 3, -60% per 4 ecc.) sono state previste inoltre per le famiglie numerose i cui bambini frequentano nel corso dell'anno un qualsiasi servizio educativo del Comune di Trieste.

Attivata anche la possibilità di modificare la propria fascia Isee d'appartenenza qualora si modifichi la situazione del reddito in corso d'anno.

Adeguamenti tariffari hanno riguardato anche i ricreatori (l'iscrizione annuale era di 13 euro, e copriva appena lo 0.92% del costo del servizio), il Sis e il servizio mensa, ma sono stati fatti sempre con la massima attenzione alle fasce Isee e alle famiglie con più figli.

«Oltre a continuare a garantire e a programmare anche per il futuro tutta l'attività dei servizi educativi - ha spiegato l'assessore Antonella Grim - siamo riusciti a migliorare e a incrementare l'offerta per le scuole d'infanzia comunali, potenziando tra l'altro i corsi di lingua slovena e inglese, aprendo a nuove progettualità educative per i ricreatori (ad esempio con progetti per la nuova stagione sinfonica e operistica la Verdi; ad attività sportive con il Coni e alla collaborazione con l'Associazione dei panificatori). Una proporzionale equilibrata richiesta di compartecipazione ha permesso così di continuare a garantire la piena funzionalità dei servizi educativi, che altrimenti, come successo invece in altri Comuni, avrebbero rischiato tagli, penalizzanti riduzioni, se non addirittura la chiusura».

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