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Il convegno in Porto Vecchio / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Via Carlo Ghega, 3

Pnrr, Patuanelli: "A Trieste i più alti importi pro capite in Italia"

Il ministro: "Per il Governo, Trieste è il porto più importante d'Italia e deve continuare a esserlo". Sulla difficoltà di approvvigionamento di materie prime: "Al momento non abbiamo carenze, ma pesa anche il problema dell'acqua. Per il caro energia il Governo firmerà un altro decreto da 5 miliardi"

“Il Pnrr offre a questa città gli importi più alti pro capite rispetto a qualsiasi altra città italiana grazie al forte investimento sulle infrastrutture portuali, segno che per i governi che hanno realizzato il Pnrr Trieste è il più importante porto d’Italia e deve continuare ad esserlo”. Così il ministro per le politiche agricole Patuanelli al convegno "Italia Domani" in Porto Vecchio, in risposta alle dichiarazioni del il presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino. Il presidente aveva infatti dichiarato che i fondi del Pnrr al Porto di Trieste potrebbero non bastare vista la mutata situazione internazionale.

“Il tema oggettivo e reale – ha continuato Patuanelli -, che vale per tutte le misure del piano, è quello dei costi delle materie prime, delle difficoltà di approvvigionamento e quindi dei tempi di realizzazione. Queste variabili mutano con il contesto internazionale ed è necessario ragionare su come rendere efficace la spesa del piano nazionale”.

Sul problema dell’approvvigionamento di prodotti agricoli, spesso provenienti dalle zone in guerra, il ministro ha spiegato che “al momento non abbiamo carenze di stock né di materiali ma abbiamo un grosso problema di prezzi legati all’amento del costo dell’energia che incide su tutte le materie prime e a fenomeni speculativi che vanno affrontati con la trasparenza del mercato. Il problema è anche quello dell’acqua, sta piovendo poco in un periodo importante come quello della semina in cui i produttori stanno riflettendo su quanto seminare, perché non hanno garanzia di avere acqua durante tutta l’estate”.

È stato trattato anche il problema dell’energia e il ministro ha annunciato che: “la prossima settimana faremo un decreto da cinque miliardi che accompagna i 20 che abbiamo già investito per sostenere le spese di aziende e famiglie. Certamente risorse non infinite e non sufficienti. L’Europa deve approcciare in modo comune il tema del costo dell’energia ponendo un tetto al prezzo del gas e ragionando come Unione Europea e non come stati singoli”.

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