La Siot produrrà energia, il progetto operativo entro l'anno
L'ufficializzazione è avvenuta questa mattina. Il progetto affidato alla EnerProject di Paolo Pacorini. Interessate le quattro stazioni di pompaggio dell'oleodotto. Monitorata la situazione internazionale. Alessio Lilli: "Siamo pronti ad intervenire sulla nostra operatività qualora lo scenario si modifichi"
In un momento in cui tutta l'Europa si interroga sul futuro dell'energia, la Siot annuncia di puntare all'autoproduzione. L'ufficializzazione del progetto - che verrà realizzato entro la fine dell'anno dalla EnerProject di Paolo Pacorini - è giunta nella mattinata di oggi 24 marzo, durante il consueto incontro con gli stakeholder che l'azienda annualmente organizza. L'occasione è stata quella per presentare ai media i dati relativi al 2021 (anno segnato ancora in parte dagli effetti della pandemia) ma anche e soprattutto per riflettere su ciò che sta accadendo nel mondo da qualche mese a questa parte. La guerra scatenata da Putin contro l'Ucraina e le successive sanzioni occidentali espone l'Italia ad una situazione economico-finanziaria non semplice, ma il caro energia e le speculazioni ricordate anche dallo stesso ministro Cingolani, richiedono un'operatività tanto immediata quanto di lungo periodo.
I numeri 2021 della Siot
"Siot sta monitorando tutte le normative varate a livello internazionale come risposta al conflitto in corso - così l'azienda guidata da Alessio Lilli - e segue l’evolversi delle sanzioni internazionali imposte. Per quanto esse non abbiano riguardato, al momento, direttamente le movimentazioni del greggio o altri aspetti dell’operatività, l’azienda è pronta a intervenire sulla propria operatività qualora lo scenario si modifichi". Con 37,2 milioni di tonnellate di greggio trasportate (in leggero calo, nel 2020 erano state 37,6 ndr), frutto dell'attracco di 425 petroliere, l'oleodotto di Dolina è strategico per il rifornimento di energia al Centro Europa. "La Tal - così Alessio Lilli - è al servizio di tutto il continente e Trieste rappresenta uno snodo di riferimento per le economie di Germania, Austria e Repubblica Ceca”.
Il meeting di Zurigo
La decisione di rendersi autonomi dal punto di vista energetico deve essere letta all'interno della delicata situazione geopolitica internazionale. Non è un mistero che alcuni elementi di incertezza inizino a preoccupare i colossi dell'energia, chiamati ad interrogarsi - ma soprattutto ad agire - sul futuro non solo delle aziende ma anche delle stesse comunità che le ospitano. "Questa riflessione - ha detto Lilli - ci ha portati ad analizzare e immaginare nuovi progetti che abbiano come elementi cardine la sostenibilità e l’autoproduzione di energia”. Pochi giorni prima dell'invasione russa dell'Ucraina i vertici dell'azienda sono volati a Zurigo dove era in programma l'edizione annuale del Transportation Oil and Gas Congress, la due giorni a porte chiuse dove i colossi del petrolio e del gas si confrontano (e si studiano reciprocamente).
Parola d'ordine autonomia
Le parole d'ordine dalle parti di Dolina sono transizione energetica e autonomia nella produzione. Il progetto presentato questa mattina sarà operativo entro la fine del 2022 e riguarderà quattro stazioni: Dolina, Reana, Cavazzo e Paluzza. Poi, una volta superate le Alpi, il greggio non ha più lo stesso bisogno di essere riscaldato - per renderlo più fluido e più facile da trasportare -, anche per il fatto che "precipita" nelle condotte grazie alla forza di gravità. Quattro anni fa a Mitterstill (nella regione dei Tauri) la Siot aveva realizzato una centrale elettrica capace, grazie al recupero dell'energia prodotta dal petrolio nel "viaggio" all'interno dell'oleodotto, di produrre il 12 per cento dell'energia che la stessa azienda utilizza in Austria.
Il progetto firmato Pacorini
EnerProject realizzerà sette unità alimentate a gas metano e capaci di cogenerare energia. "La Cogenerazione ad Alto Rendimento è indicata dall’UE come uno dei principali interventi sui quali fare leva per raggiungere gli obiettivi di riduzione di anidride carbonica già nel breve periodo. Non si può essere sostenibili se non si agisce sulla propria fonte primaria di energia" così Lilli. In ottica di comunicazione esterna e di concretizzazione di scelte aziendali non più rinviabili, Siot produrrà il primo Bilancio di Sostenibilità, che sarà presentato nel secondo semestre di quest'anno.