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Al via la mostra online "After dark": nove artisti raccontano il lockdown

Una collettiva online che vuole raccontare un momento di instabilità causato da tutto ciò che abbiamo messo in discussione in questi mesi e dall'incertezza per il futuro. Un viaggio tra i concetti di religione, economia e tempo. Dall'8 luglio

Nove artisti, nove opere e tre categorie. Sono questi gli ingredienti di "After Dark - (il concetto di) sospensione", mostra collettiva online curata da Artrophia (Lucija Slavica e Naomi Druskovic), visitabile dall'8 al 26 luglio. Una collettiva che vuole raccontare un momento di instabilità, appunto sospensione, causato da tutto ciò che abbiamo messo in discussione in questi mesi e dall'incertezza per il futuro. Il link per la mostra (www.artrophia.com/after-dark) si attiverà mercoledì 8 luglio alle ore 21:00. L'accesso sarà inoltre facilitato grazie ai QR code realizzati ad hoc per l'evento che si potranno trovare sia sui canali social di Artrophia che in modalità cartacea in alcuni locali del centro.

Religione, economia e tempo

Religione, economia e tempo: sono questi i tre temi principali che verranno analizzati. La prima verrà rappresentata dal noto artista trentino Dido Fontana, partecipazione resa possibile grazie alla collaborazione con la Galleria Boccanera, e il giovane Holydays, maestro della carta di Tolmezzo, che presenterà uno dei suoi ecclettici collage. Il tema dell'Economia verrà affrontato dal triestino Luigi Tolotti con l'opera "Avaritia", un vero e proprio bersaglio colpito da un revolver ad avancarica cal 44 a 25mt di distanza (l'opera è stata realizzata al poligono nel periodo pre Covid 19) e il pittore Gabriele Bonato che ci farà riflettere sulle illusioni generate dalla falsa rivoluzione esterna sperimentata dalla società europea contemporanea con un quadro della serie “Fuochi Fatui”. Il Tempo, infine, verrà interpretato dal fotografo triestino Davide Maria Palusa con uno scatto della serie “Lockdown”, una narrazione del periodo di sospensione dovuto all’epidemia di Covid-19 e le sue conseguenze a livello naturale e sociale; dall'artista Massimiliano Muner, con la sua ricerca sul rapporto tra Tempo e Verità, e Serena Salvadori con uno scatto della serie "You don't need to touch to feel", un progetto che narra la fine di una storia d'amore e una convivenza forzata dall'emergenza sanitaria. Sempre nella categoria "Tempo" anche il fotografo udinese Michele Biasutti con un'opera che punta alla ricerca tra Uomo e Natura, tratta dalla serie "Naturomie".

Realtà

Partecipazione speciale è infine quella del photoreporter della testata online locale TriestePrima.it, Giovanni Aiello che, durante il lockdown, proprio grazie alla sua professione, ha potuto girare indisturbato per la città. Aiello farà parte della categoria bonus "Realtà" ed esporrà uno degli scatti realizzati proprio quando la città era off limits per i più. "Abbiamo sentito la necessità di raccontare questo momento storico - hanno dichiarato Lucija e Naomi. "Gli artisti sono in grado di rappresentare visivamente e in maniera decisa ciò che noi riusciamo a percepire e sentire in maniera confusa. Volevamo inoltre richiamare l'attenzione sull'arte, messa da parte più e più volte negli ultimi mesi, cercando di far capire al pubblico la sua importanza e il legame che essa ha con la nostra anima".

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