Appuntamento a febbraio con i due migliori pianisti di oggi
Così come gennaio era incentrato su due grandi nomi del violino la Società dei Concerti di Trieste dedica ai grandi maestri del pianoforte il mese di febbraio. Lunedì 9 febbraio ore 20.30 sul palco del Teatro Rossetti di Trieste salirà infatti Andrea Lucchesini mentre il 23 febbraio sarà la volta di Angela Hewitt.
Lucchesini è imposto all’attenzione internazionale giovanissimo, vincendo il Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Già nel 1994 ha avuto il riconoscimento della critica europea, che gli ha assegnato – unico italiano finora – il Premio Internazionale Accademia Chigiana. Da allora suona in tutto il mondo nelle più importanti sale da concerto e con le orchestre più prestigiose.
Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, della quale dal 2008 è anche direttore artistico. Andrea Lucchesini ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, tra cui il Concerto “Echoing curves” di Luciano Berio sotto la sua direzione: è una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con il compositore, accanto al quale Lucchesini vede nascere l’ultimo e impegnativo lavoro per pianoforte solo, la Sonata, eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata ad un disco AVIE Records che riceve unanime plauso dalla critica internazionale.
Il programma che offre a Trieste vede la musica dedicata all’infanzia da tre grandi musicisti, quali Robert Schumann, Claude Debussy e Chick Corea, e i dodici Preludi di Sergej Rachmaninov.
Angela Hewitt, una cara amica della Società dei Concerti da anni, costantemente in viaggio, vive tra Londra, Ottawa - sua città d’origine - e l’Umbria, regione d’Italia che ama particolarmente e dove da dieci anni è direttore artistico del Trasimeno Music Festival. Continuamente elogiata dalla critica è stata le sue premiate registrazioni per Hyperion hanno raccolto consensi unanimi. Il suo decennale progetto dedicato alla registrazione di tutte le maggiori opere per tastiera di Bach è stato descritto come «una delle glorie discografiche dei nostri tempi» (The Sunday Times) ed ha avuto un enorme seguito.
Angela Hewitt è stata definita «la più importante interprete di Bach dei nostri tempi» (The Guardian) e «la pianista che definirà Bach al pianoforte per gli anni a venire» (Stereophile). Ritornerà a Trieste al Rossetti il 23 febbraio con in programma Bach, Beethoven, Scarlatti e Liszt.