Quattro pianiste per l'Ucraina: al via il concerto benefico "Quaranta dita"
Un concerto benefico per l'Ucraina avrà luogo il 13 maggio alle ore 20.30 al Teatro La Contrada. L'esibizione del Phoenix Piano Quartet, intitolata ”Quaranta dita”, è organizzato dall'associazione Amici del Cuore per raccogliere fondi in favore della popolazione ucraina e presentato da Zita Fusco. Un'iniziativa resa possibile grazie al fattivo interesse del consiglio di amministrazione della realtà benefica, alla collaborazione della testata giornalistica City Sport, alla disponibilità del teatro e della sua presidente, Livia Amabilino, del Pecar Piano Center e delle quattro musiciste, particolarmente toccate da quanto sta succedendo nell'est Europa e propostesi autonomamente per allestire l'evento. Nel repertorio, brani di Grieg, Smetana, Saint-Saens, Mozart, Gounod, Bizet.
Tatjana Jercog, Tamara Ra?em Locatelli, Claudia Sedmach e Beatrice Zonta dedicheranno la loro performance all'Ucraina; un concerto ad offerta libera (auspicabilmente generosa vista la portata benefica dell'iniziativa), per consentire agli Amici del Cuore di effettuare a maggio la seconda spedizione umanitaria in Ucraina dopo quella già realizzata ad aprile. Medicine, cibo e altri generi di prima necessità saranno consegnati direttamente nel Paese in guerra dai collaboratori dell'associazione, che hanno iniziato ad operare nella regione orientale di Kharkiv e nel Donbass dall'inizio del conflitto.
Molto originale, dal punto di vista musicale, il concerto ideato dalle pianiste del quartetto ”Phoenix”. Una vera e propria ”orchestra pianistica”, in cui le idee musicali delle esecutrici e i loro diversi temperamenti si confrontano e si armonizzano per dare vita a un dialogo a più voci. Le quattro pianiste triestine, tutte vincitrici di numerosi premi e riconoscimenti internazionali, si sono formate all’istituto musicale Glasbena Matica di Trieste, proseguendo i loro studi e in seguito la loro attività concertistica e didattica presso prestigiose istituzioni in Italia e all’estero. Dopo numerose esperienze solistiche e in vari gruppi da camera, l’amicizia che le lega da molti anni le ha portate a realizzare questo progetto condiviso.
La presenza sul palco dei due pianoforti a coda, di grande impatto sia sonoro che visuale, offrirà al pubblico l’opportunità di ascoltare composizioni realizzate per questa insolita formazione. La sinergia delle otto mani creerà sonorità possenti alternandosi a più delicati momenti di dialogo tra i due strumenti in una ricca tavolozza di colori, sfumature ed effetti.
Il nome Phoenix, come ricordano le musiciste, vuole essere un omaggio non solo alla musica dal vivo, con la speranza che, come la mitologica fenice, rinasca dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia e ritorni a donare emozioni riempiendo i teatri e le sale da concerto, ma anche all’arte in generale, che in ogni fase della nostra vita può risvegliare e infondere nuova energia creativa. Anche per progetti benefici. Un evento che consentirà di ascoltare buona musica e di devolvere una cifra speriamo consistente per una nobilissima causa.