La premio Nobel Linda Buck a Trieste per un incontro sui misteri dell'olfatto
Un odore può far riaffiorare un ricordo, provocare disgusto o, perfino, salvarci la vita. Eppure l’olfatto, così importante nella nostra esistenza, è ancora il più sconosciuto dei nostri sensi. Dei suoi misteri e delle sue meraviglie parlerà la Premio Nobel Linda Buck (una delle poche donne, 48 vs 833 uomini, ad aver ricevuto il Nobel) durante il Colloquium ICTP-SISSA aperto al pubblico e intitolato “Unraveling the sense of smell”. La neurobiologa statunitense ripercorrerà le principali tappe di quarant’anni di ricerca sul funzionamento del sistema olfattivo e il suo impatto su emozioni e comportamento.
Buck sarà a Trieste per partecipare alla “Conference on Frontiers in Olfaction” in programma al Centro internazionale di fisica teorica "Abdus Salam" (ICTP) dal 24 al 28 luglio. Il Colloquium si svolgerà martedì 25 luglio alle ore 17 all’ICTP (Leonardo Da Vinci Building). Come è possibile che esseri umani e mammiferi siano in grado di percepire più di 10.000 odori e che sostanze quasi identiche producano odori distinti? È questo l’interrogativo che a metà degli anni ’80 affascinò Linda Buck, neurobiologa statunitense, portandola alla conquista, insieme a Richard Axel, del Premio Nobel per la Fisiologia o Medicina nel 2004 per la scoperta dei recettori (proteine) in grado di rilevare le molecole odorose e lo studio del funzionamento del sistema olfattivo.
A loro si deve l’identificazione della famiglia composta da circa 1.000 geni (corrispondenti al 3% del nostro patrimonio genetico) responsabili per l’espressione di altrettanti recettori nei neuroni olfattivi presenti all’interno della cavità nasale. L’attivazione di queste proteine dà il via a segnali elettrici che, opportunatamente elaborati, permettono di identificare, categorizzare e memorizzare miriadi di odori variabili in concentrazione e struttura molecolare.
L’evento, organizzato da Ictp e Sissa, coinvolgerà scienziati provenienti da ambiti differenti – fisici, chimici, informatici, genetisti e molti altri – impegnati a comprendere il funzionamento del sistema olfattivo utilizzando i metodi più innovativi. Per menzionarne alcuni: le registrazioni in vivo, il sequenziamento di nuova generazione e l’optogenetica, ossia la combinazione di tecniche ottiche e genetiche per modulare l’attività dei circuiti neuronali. Durante la conferenza si parlerà di olfatto negli insetti, nei topi, nell’uomo, ma anche di un originale progetto di competizione crowdsourcing dedicato alla definizione di modelli computazionali in grado di prevedere la valenza e l’intensità di alcuni odori sulla base di dati condivisi.
Tra i partecipanti, provenienti da tutto il mondo, anche alcuni ricercatori attivi nel monitoraggio ambientale. Durante il Colloquium la scienziata illustrerà come il sistema olfattivo permetta di sentire e distinguere un’infinità di odori dell’ambiente circostante così come di percepire i feromoni – sostanze emesse dagli organismi viventi per inviare segnali ad altri individui della stessa specie – e gli odori dei predatori, modulando emozioni e comportamento istintivo.
Link utili:
Conference on Frontiers in Olfaction
Premio Nobel 2004 per la Fisiologia o Medicina