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Miramare, Dudovich apre la stagione espositiva 2019-2020 alle ex Scuderie

La mostra, curata da Roberto Curci e Nicoletta Ossanna Cavadini, si compone di oltre 300 opere del grande maestro triestino, mettendo in luce attraverso la sua produzione artistica il particolare rapporto fra la fotografia e la cartellonistica

Presentata qualche giorno fa all’istituto svizzero di Milano, la mostra “MARCELLO DUDOVICH (1878-1962) fotografia fra arte e passione”, inaugura domani al m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) e aprirà anche la stagione espositiva 2019-2020 alle ex Scuderie del Castello di Miramare l’11 marzo 2020 (apertura al pubblico dal 12 marzo). Il progetto espositivo integrato tra il m.a.x. e Miramare si inserisce nella kermesse culturale della “Biennale dell’immagine” che caratterizza da oltre un ventennio la ricerca sulla fotografia e le arti visive a Chiasso.

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“Che il m.a.x. museo abbia deciso di dedicare l’undicesima edizione della Biennale dell’immagine al particolare rapporto fra la fotografia e la cartellonistica nella produzione artistica di Marcello Dudovich – ha dichiarato la Direttrice di Miramare Andreina Contessa, presente all’inaugurazione di Chiasso -, non può che essere di particolare rilevanza per Trieste, sua città natale, e in particolare per il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare, che con questo autore condivide la vocazione europea e internazionale. A Trieste ospiteremo la mostra, auspicabilmente arricchita, organizzando in contemporanea un Focus on sul “nostro” megaletoscopio che fu di Massimiliano d’Asburgo, uno strumento creato nel 1861 da Carlo Ponti, ticinese d’origine, per visualizzare le immagini fotografiche”.

La mostra

La mostra, curata da Roberto Curci e Nicoletta Ossanna Cavadini, si compone di oltre 300 opere del grande maestro triestino, mettendo in luce attraverso la sua produzione artistica il particolare rapporto fra la fotografia e la cartellonistica. La direzione del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare sta lavorando per ottenere ulteriori prestiti da altre istituzioni per ampliare l’esposizione alle ex Scuderie, in particolare alcuni bozzetti dalla Staatliche Graphische Sammlung di Monaco.

Triestino di nascita e internazionale per vocazione, Marcello Dudovich fu un illustratore, appassionato di fotografia e cartellonista di successo “spesso d’avanguardia ma mai di rottura”, come è stato detto. Fu un assoluto innovatore e costituisce uno dei riferimenti più importanti nella storia del manifesto.

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Complessivamente il percorso espositivo offre un affondo sul sistema e il rapporto dell’uso della fotografia nella rappresentazione cartellonistica e pubblicitaria finora rimasto misconosciuto.

La mostra vanta importanti prestiti che giungono anche dal Civico Museo Revoltella – Galleria d’Arte moderna di Trieste, oltre che dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, dalla Civica Raccolta delle stampe “Achille Bertarelli” del Castello Sforzesco di Milano, dal Gabinetto dei disegni di Castello Sforzesco di Milano, dal Civico Archivio fotografico di Milano, dalla Galleria Campari di Sesto San Giovanni, e da numerosi collezionisti privati, fra cui si citano Salvatore Galati e Alessandro Bellenda.

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