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La cerimonia / Duino-Aurisina

Duino città del Vino 2022, Bini: "Più turismo grazie a eccellenze enogastronomiche"

Ieri la cerimonia al castello di Duino. L'assessore: "Friuli Venezia Giulia incarna capacità di fare squadra che ha portato Duino Aurisina a conseguire questo obiettivo in tempi difficili"

Si è tenuta ieri la cerimonia di insediamento di Duino Aurisina a "Città italiana del vino 2022" nello storico castello della cittadina giuliana alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Duino Aurisina Daniela Pallotta, con il vicesindaco Massimo Romita, il prefetto di Trieste Annunziato Vardè, il sindaco del capoluogo giuliano Roberto Dipiazza e l'assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, che ha sottolineato: "Il Friuli Venezia Giulia incarna questa capacità di fare squadra che ha portato Duino Aurisina a conseguire l'obiettivo di essere Città italiana del vino 2022: il risultato di un lavoro tutt'altro che semplice, perché svolto in un periodo complicato come è stato quello dell'emergenza pandemica".

La capacità di fare sistema - unendo attraverso la progettualità di alto livello gli altri Comuni - ha trovato il plauso dell'assessore regionale, il quale ha sottolineato la straordinaria opportunità offerta dal calendario degli eventi legati a Duino Aurisina Città italiana del vino 2022. "La crescita del numero di turisti che abbiamo registrato in questi ultimi anni in Friuli Venezia Giulia - ha affermato Bini - dimostra l'importanza della capacità di intercettare anche quei flussi di visitatori che ricercano le eccellenze enogastronomiche e culturali di cui il nostro territorio è particolarmente ricco". In questo il ruolo di PromoTurismo Fvg, come ha rimarcato l'assessore, è risultato essere particolarmente incisivo dando slancio all'attrattività del territorio regionale: "allo stesso modo - ha aggiunto - PromoTurismo Fvg affiancherà il Comune di Duino Aurisina nella promozione degli eventi legati a questa importante manifestazione". Infine l'assessore ha voluto ricordare il dramma del conflitto in Ucraina rivolgendo un pensiero a tutti coloro che stanno soffrendo, con l'auspicio che quanto prima possa tornare la pace.

Presente anche la senatrice Tatjana Rojc (Pd), che ha dichiarato: “In quest’ora difficilissima per il Paese è fondamentale sostenere un settore vitale come l’agricoltura e ci aspettiamo risultati dal dialogo aperto con il Governo per valutare interventi sul comparto. Anche territori come il Carso triestino devono essere accompagnati in un percorso di crescita che la guerra rischia di bloccare: aree che stanno consolidando una missione internazionale sulla qualità di prodotti e ambiente, a partire dall’eccellenza straordinaria del vino e della filiera collegata”. Ricordando “il valore aggiunto del grande lavoro dei nostri viticoltori”, la senatrice, che ha condiviso in Parlamento iniziative contro la peste suina e le criticità croniche legate agli ungulati, ha invitato “tutti gli attori della politica a farsi promotori di una collaborazione trasversale, sostenendo i piccoli Comuniad aprirsi allo sviluppo e progetti come il riconoscimento del ‘Brda-Collio-Cuei’ come patrimonio transfrontaliero dell'umanità”.

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