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Giovedì, 28 Marzo 2024
Eventi

Al Rossetti l'edizione speciale per i 40 anni del Festival della canzone triestina

In gara quattordici nuove e orecchiabili canzoni, abbinate alle sette Circoscrizioni Comunali. Ospite d'onore Lorenzo Pilat

Torna in un formato speciale il Festival della canzone triestina 2018 che, giovedì 22 novembre, compie ben 40 anni! Il festival aprirà i battenti alle 20.30 al Rossetti con un grande ospite d'onore, il popolare cantautore triestino Lorenzo Pilat, sempre legatissimo alla sua Trieste, autore di conosciutissimi brani anche in dialetto, al quale il Sindaco Roberto Dipiazza di recente ha consegnato la medaglia bronzea del Comune 'in segno tangibile di stima e apprezzamento per la sua opera di cantante e compositore interprete della triestinità'. 

​La presentazione del Festival  - organizzato dall’Associazione Culturale Festival della Canzone Triestina diretta da Fulvio Marion,  con la coorganizzazione del Comune di Trieste  e l’adesione delle sette Circoscrizioni, la collaborazione tecnica del Teatro Stabile FVG, l’adesione collaborativa della Ricky Nicosanti Event - si è tenuta stamane in Municipio, alla presenza degli assessori comunali ai Teatri Serena Tonel e al Commercio ed eventi correlati Lorenzo Giorgi, Fulvio Marion e i rappresentanti delle Circoscrizioni, il presidente dell'Associazione Giuliani nel Mondo Dario Locchi con il Segretario Generale Fabio Ziberna, nonché il consigliere comunale Everest Bartoli.

Tonel: Il Festival è la testimonianza di quanto il dialetto sia vivo"

​“Il Festival della canzone triestina è la diretta testimonianza di quanto sia vivo il dialetto e i triestini amino utilizzarlo, e questa importante edizione, giunta alla 'maturità' rinnova un appuntamento straordinario e immancabile per tutti noi con un programma di suggestioni musicali uniche che affondano le radici nella nostra tradizione, con uno sguardo al passato ma anche al presente – ha detto l'assessore Tonel -.

​“Il Festival, nostro 'portabadiera' della triestinità in Italia e nel mondo, va promosso come merita. Ricordo la prima volta, in occasione della 36a edizione, in cui il Festival ritornò al Politeama Rossetti e quest'anno sarà di nuovo sullo stesso palcoscenico ma con una novità: l'importante presenza di tutte le circoscrizioni – ha sottolineato l'assessore Giorgi -.

In gara quattordici nuove canzoni

​L’annuale appuntamento con le nuove canzoni di casa nostra prosegue la tradizione dei classici concorsi di canzonette triestine istituiti al Rossetti nel lontano 1893, ha poi spiegato Fulvio Marion. Quattordici nuove e orecchiabili canzoni, abbinate alle sette Circoscrizioni Comunali,  verranno presentate - talune  legate alla tradizione popolare triestina, altre  alle moderne tendenze musicali - e verranno interpretate da apprezzati cantanti del panorama locale.  Il “Premio Triestinità” - per i personaggi e i sodalizi che hanno onorato Trieste -  verrà conferito all’Associazione Giuliani nel Mondo (riconoscimento già assegnato a Teddy Reno, Lelio Luttazzi, la Barcolana ecc.), inoltre verrà premiato il brano vincitore del 15° Concorso Interregionale “La Canzone Dialettale del Triveneto”. Quest'anno i premi verranno consegnati da Miss Trieste 2018 e da Miss Trieste Provincia 2018. Trattandosi di un evento tipico per la città voterà anche il pubblico, unitamente alla giuria, e i primi tre brani classificati parteciperanno al 16.o Festival della Canzone del FVG.  Aperta la prenotazione biglietti (posto unico 10 € al Politeama, Ticket Point e Torri d’Europa).

​Dario Locchi ha rimarcato l'importanza  di coltivare la nostra identità e le nostre radici portando le tradizioni triestine  e il nostro dialetto in tutto il mondo, ricordando l'occasione in cui conobbe Lorenzo Pilat, nel 1986, quando fu conferito il San Giusto d'Oro ai Giuliani d'Australia dove il cantautore triestino ha sempre ricevuto grandi ovazioni.

Lorenzo Pilat

​“La musica arriva sempre prima delle chiacchiere, il nostro dialetto fa parte integrante della storia di Trieste e le canzoni dei nostri padri non vanno mai dimenticate – ha affermato Lorenzo Pilat –. Proprio per questo motivo la 'triestinità' va aiutata e sponsorizzata dai mecenati e lo stesso vale per l'Associazione Giuliani nel Mondo che svolge da tanti anni un'opera di valorizzazione e di continuo rinnovo e di trasmissione delle nostre amate tradizioni ai triestini emigrati anche oltreoceano”.

​Lorenzo Pilat è stato un membro del “clan” Celentano, vincitore del Festivalbar, cantante e autore al Festival di Sanremo con decine di hit (“Fin che la barca va”, interpretata da Orietta Berti; “Nessuno mi può giudicare”, cantata da Caterina Caselli; e “Larosa nera” da Gigliola Cinguetti”) e fa fatto parte dei grandi della musica italiana. Pochi sanno infine che la sua fama all'estero è legata alla composizione e all'arrangiamento di colonne sonore di importanti film. Negli anni '80 vince il Grammy Award, uno dei più prestigiosi riconoscimenti degli Stati Uniti, per aver superato il milione di esecuzioni radiofoniche con la canzone “Love me tonight”. 

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