Follie di vento. Nella città della bora
La tre-giorni che la “città della Bora” dedica al suo vento sarà inaugurata ufficialmente domani, giovedì 4 giugno in piazza della Borsa, che per l’occasione diventa “Piazza della Bora”. Alle 18.00 il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini, con i curatori dell’evento Rino Lombardi e Federico Prandi, presenterà alla città e alla stampa la struttura Igloo Bora-Box, che dal giorno successivo, venerdì, sarà affiancato dalla Casa del Vento, posizionata lì accanto, e dal Giardino di Girandole di Piazza Unità
Nasce dalla passione per un vento unico, per le suggestioni e le storie che porta con sé, l’idea di BoraMata, la prima manifestazione pensata per festeggiare e raccontare la cosa più triestina che c’è: invisibile, ma memorabile, un po’ mata, molto amata. BoraMata è un’edizione zero, un “esperimento” per celebrare la madre di tutti i refoli, in una stagione che non è proprio la sua, ma in cui è possibile raccontarla all’aria aperta. Con l’organizzazione e la realizzazione della Prandicom e l’ideazione di Rino Lombardi - curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – piazza della Borsa si trasformerà per tre giorni, tra venerdì 5 e domenica 7 giugno in piazza della Bora, ospitando un MiniMuseo della Bora a cielo aperto con incontri, installazioni, laboratori e filmati delle teche della sede Rai del Friuli Venezia Giulia, insieme ad esperienze multisensoriali fatte di video, suoni e refoli per evocarla, raccontarla, immaginarla e scoprire qualcosa di più su questo fenomeno meteorologico, identità stessa di una città.
L’inaugurazione ufficiale aperta a tutti i triestini è fissata per domani, giovedì 4 giugno, alle 18.00 alla presenza del Sindaco di Trieste Roberto Cosolini che taglierà il nastro di una struttura mai vista prima in città, l’Igloo BoraBox, già soprannominato “l’emisfero bor-eale”, per la sua caratteristica forma, dove saranno esposti oggetti e testimonianze dall’Archivio del Museo della Bora: i famosi iazini, i piombini per le gonne, le corde della bora e altri escamotage, le cartoline, il primo barattolo di bora in scatola, i resti di uno “scuro” divenuto un’artistica scultura, libri e altre curiosità. Dentro all’Igloo BoraBox si potrà poi assaporare un’esperienza multisensoriale, con grandi ventilatori che faranno rivivere al visitatore l’esperienza del vento e il suo suono: una location dove farsi fotografare tra i refoli per condividere quest’esperienza anche online sui canali social.
A seguire anche la presentazione del libro di Giada Carraro sulla Casa delle Girandole di Venezia, pubblicato dalle Edizioni Linaria, con la collaborazione del Museo della Bora.
Si entra nel vivo venerdì 5 giugno, prima giornata di eventi, con l’apertura dell’ulteriore installazione di piazza della Bora, la Casa del Vento, struttura aperta, allegra e leggera, con i suoi cappelli volanti, che ospiterà una serie di laboratori per le scuole, letture poetiche, incontri a sorpresa, mini conferenze che esploreranno diversi declinazioni di questo tema affascinante e trasversale che coinvolge tanti aspetti della nostra vita, dalla scienza, alla meteorologia, dall’arte all’energia, dalla letteratura al gioco. Da venerdì sarà allestito anche il colorato Giardino delle Girandole in Piazza Unità, con centinaia di girandole rosse, mentre alle 19 e venti atteso, sempre in piazza della Bor(s)a, lo show del Pupkin Kabarett alle prese con la bora. Gran finale della prima giornata alle 21.00 all’Auditorium Museo Revoltella, con il Concerto dell’Orchestra senza confini, per la direzione di Giovanni Mayer e Zlatko Kau?i?: un evento gemellato, realizzato dal Circolo Controtempo nell’ambito di “Le nuove rotte del jazz”.