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I Costumi Creati da Danilo Donati per il Cinema in Mostra a Villa Manin

A Villa Manin fino al 22 giugno 2014 la grande occasione per ammirare le creazioni da Oscar di Danilo Donati Dopo l’intenso bianco/nero degli scatti di Robert Capa, Villa Manin a Passariano di Codroipo (UD) ospita gli sgargianti colori ed i...

A Villa Manin fino al 22 giugno 2014 la grande occasione per ammirare le creazioni da Oscar di Danilo Donati

Dopo l'intenso bianco/nero degli scatti di Robert Capa, Villa Manin a Passariano di Codroipo (UD) ospita gli sgargianti colori ed i tessuti sfavillanti dei costumi creati da Danilo Donati per immortali films diretti da altrettanto importanti registi: Monicelli, Lattuada, con particolare riguardo per Fellini, Zeffirelli e Pasolini. L'evento, con un'indovinata duplice interpretazione, si intitola "Trame di cinema. Danilo Donati e la Sartoria Farani".

Danilo Donati nacque a Suzzara (MN) nel 1926 e frequentò l'Accademia d'Arte di Firenze; la sua attività di costumista prese quota nel 1959, quando Monicelli gli affidò la creazione dei costumi per il film "La Grande Guerra". Nel 1962 iniziò la collaborazione con Pasolini. Vinse due premi Oscar per i costumi: nel 1969 con il film "Romeo e Giulietta" di Zeffirelli e nel 1976 con la pellicola di Zeffirelli "Casanova". Nel 1997 e prima della morte, avvenuta a Roma nel 2001, collaborò con Roberto Benigni rispettivamente per "La vita è bella"e "Pinocchio". La mostra, allestita in diciotto stanze della villa, offre al pubblico ben centouno abiti disegnati da Danilo Donati e realizzati dalla storica Sartoria Farani di Roma che, grazie alla volontà dell'attuale direttore, il friulano Luigi Piccolo, ha desiderato mettere in risalto, dopo un sapiente e certosino restauro, la genialità di Donati nell'inventare costumi con materiali poveri; scelse ad esempio il feltro per i capi utilizzati nel film "Decameron" di Pasolini mentre considerò più idoneo il velluto lucido per gli abiti dei "Racconti di Canterbury", sempre diretto dal regista nato a Casarsa. La rassegna si snoda tra varie produzioni cinematografiche: Fellini con l'appariscente cappotto rosso indossato da Gradisca (Magali Noël) in "Amarcord"; Zeffirelli con il coloratissimo costume di Petruccio (Richard Burton) ne "La bisbetica domata". Si prosegue con gli abiti pensati per "La Mandragola" di Alberto Lattuada e di seguito si possono ammirare gli sfarzosi vestiti creati per il "Casanova" di Fellini (vedi foto), interpretato da Donald Sutherland e Tina Aumont, che valsero a Danilo Donati la conquista del premio Oscar 1976 appunto per i migliori costumi. La parte conclusiva della mostra è dedicata alla produzione di Donati per i films di Pasolini: si può osservare al centro di una stanza la giacchetta corta utilizzata da Totò in "Uccellacci ed uccellini" (trovata per caso in un baule della Sartoria Farani); nel grande salone centrale gli abiti e le maschere sono quelli dedicati alla "Trilogia della vita" di Pasolini: "Il Decameron", "I racconti di Canterbury" ed "Il fiore delle mille e una notte", dove Donati raggiunse l'apice della creatività. Chiudono il percorso le creazioni per "Salò e le 120 giornate di Sodoma" e l'ultima sala dedicata alla Sartoria Farani con il video delle considerazioni di Luigi Piccolo. Ciascuna stanza offre ai visitatori, oltre a chiare didascalie esplicative, la possibilità di visionare fotografie o soffermarsi ad assistere ad un breve frammento del film collegato ai costumi. La mostra, creata grazie alla fattiva collaborazione della Sartoria teatrale Farani di Roma, è patrocinata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone ed è visitabile sino al 22 giugno 2014 con i seguenti orari: da martedì a venerdì 10.00-13.00 e 15.00-19.00; sabato, domenica e festivi orario continuato 10.00-20.00; chiuso il lunedì. Prezzi d'ingresso: interi ? 8,00, ridotti ? 5,00, gruppi ? 4,00.

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