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I sei Concerti Brandeburghesi di Bach Interpretati dalla "Capella Savaria"

La musica barocca protagonista al Teatro Comunale di Monfalcone Un importante evento ha chiuso la stagione musicale 2013/14 del Teatro Comunale di Monfalcone: martedì 15 aprile, davanti ad un competente pubblico, il gruppo ungherese “Capella...

La musica barocca protagonista al Teatro Comunale di Monfalcone

Un importante evento ha chiuso la stagione musicale 2013/14 del Teatro Comunale di Monfalcone: martedì 15 aprile, davanti ad un competente pubblico, il gruppo ungherese "Capella Savaria", specializzato in musica barocca suonata con strumenti d'epoca, ha eseguito i sei Concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach. La formazione magiara, fondata nel 1981 a Szombathely (l'antica Savaria) è diretta da una quindicina d'anni dal maestro di concerto, primo violino e viola Zsolt Kalló. Già nell'interpretazione del Primo Concerto si è potuto ammirare il virtuosismo di Kalló con il violino piccolo che si è legato con il suono degli altri archi e dei fiati (corno da caccia ed oboi). Il Secondo Concerto ha messo in risalto la ricerca della massima espressione per ciascuno degli strumenti voluti da Bach, che va oltre la concezione di "Concerto Grosso" e di "Stile Italiano". Di seguito è stata molto apprezzata l'esecuzione del Terzo Concerto, affidata agli archi: l'acuto dei violini si è intrecciata con il suono più grave di viole e violoncelli, con il fondamentale accompagnamento del clavicembalo. Nel Quarto Concerto ancora in evidenza il violino di Kalló, che ha giocato con le note dei flauti diritti suonati da Gábor Prehoffer e Bettina Simon, mentre il violoncello rimpiazzato il clavicembalo nel ruolo di basso continuo. È nel Quinto Concerto che la "Capella Savaria" ha raggiunto l'apice esecutivo: il primo movimento "Allegro" è iniziato con il suono del flauto traverso suonato dalla brava Andrea Bertalan che ha intessuto un dialogo con il violino di Kalló; il clavicembalo, che nella parte iniziale del movimento ha seguito i due solisti, diventa assoluto protagonista: tre minuti di immersione totale nel virtuosismo bachiano interpretata perfettamente da Rita Papp. Affascinante anche il Sesto Concerto, nel quale gli archi sono assoluti protagonisti: il timbro caldo delle viole si mescola con l'altrettanto rotondo suono delle viole da gamba. Anche in quest'ultimo componimento bachiano si è potuta ammirare l'eccellenza di Kalló nell'esecuzione solistica con la viola. Meritatissimi applausi finali per il gruppo magiaro che ha concesso un bis interpretando ancora Bach con la sua celebre "Aria sulla quarta corda", secondo movimento dalla Suite n. 3.

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