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Inizia Trieste Next 2018: 350 ricercatori, 250 volontari e grandi ospiti

Dipiazza: "Divulghiamo la scienza alle nuove generazioni, per rimediare ai nostri errori contro l'ambiente" Fedriga: "Innovazione e terziario avanzato sono il futuro"

Partita ufficialmente l'edizione 2018 di Trieste Next, questa mattina alle 11:30 in piazza Unità d'Italia il simbolico taglio del nastro ha aperto l'accesso all'area dove ricercatori e scienziati hanno preparato gli stand della divilgazione scientifica rivolta a tutti. Presenti all'inaugurazione il direttore della manifestazione Antonio Maconi, il sindaco Roberto Dipiazza, il prefetto Annapaola Porzio, il presidente del Fvg Massimiliano Fedriga, l'assessore regionale alle autonomie locali Pierpaolo Roberti, l'assessore comunale all'educazione Angela Brandi, il rettore dell'Università di Trieste Maurizio Fermeglia, il direttore dell'Icgeb Mauro Giacca e il presidente di Area Science Park Sergio Paoletti. Il direttore Maconi ha ringraziato i 250 volontari 350 ricercatori oltre che gli sponsor, tra cui il Porto, Fincantieri, Lima Corporate e Eurospital. 

Trieste Next: la scienza scende "in piazza"

Il sindaco Dipiazza

"Una bellissima iniziativa - ha dichiarato Dipiazza - se teniamo conto che in 50 anni abbiamo causato danni al nostro paese, impegnandoci ad assicurare ricchezza per le generazioni future ma perdendo talvolta di vista l'ambiente. Ora, con manifestazioni di questo tipo vogliamo cercare di rimediare, diffondendo alle nuove generazioni la scienza e la conoscenza, affinché loro possano essere più attenti. È su di loro che dobbiamo puntare". 

Il presidente Fedriga

Il presidente Fedriga è intervenuto invece sostenendo che "Il futuro del Fvg e di Trieste è legato al terziario avanzato e allo sviluppo economico attraverso la ricerca e l' innovazione", sottolineando l'importanza di una "Divulgazione estensiva della scienza, che non deve parlare a se stessa ma ai cittadini".

Trieste Next, gli appuntamenti della prima giornata

l'assessore Brandi

L'assessore Brandi ha invece dedicato la prima giornata di Trieste Next "Ai giovani e ai bambini, che sono il nostro futuro", ricordando poi l'appuntamento sull'importanza dei vaccini con il professor Roberto Burioni, e rimarcando che "La conoscenza va gestita da chi ha studiato e non da tutti. Trieste è leader nella ricerca e questa è una ricchezza troppo spesso misconosciuta. Abbiamo oltre 30 enti di ricerca, che non tutti conoscono non sempre si fanno conoscere". 

Il rettore Fermeglia

Il rettore Fermeglia ha invece dichiarato che "Trieste Next e Esof 2020 lavorano coordinati per fare in modo che dopo il 2020 rimanga qualcosa di importante a Trieste, e non si riduca tutto alla sola manifestazione. Senza nulla togliere alla Barcolana e al caffè, Trieste è la città della scienza e questo deve apparire anche sulla segnaletica e sui cartelli". Ricordando i prestigiosi interventi delle scienziate Elena Cattaneo e Maria Chiara Carrozza, Fermeglia ha ancora una volta messo "in guardia dalle false verità, in questi tre giorni vogliamo diffondere messaggi veri scientificamente dimostrati, impossibili da divulgare in 150 caratteri. I tweet, purtroppo, al giorno d'oggi sono una modalità sempre più diffusa. Sicuramente l'ignoranza è un diritto di tutti, ma per molti sta diventando un dovere".

Il punto di vista dell'Icgeb

Giacca ha poi riportato il punto di vista di Icgeb sul tema 'Naturetech' dell'edizione 2018: "Da sempre Icgeb è impegnata nel  sottile confine natura e tecnologia, che possono essere conciliate. Su questo si impegna il 5% della popolazione, composta da ricercatori". Il direttore ha pi rivelato "l'intenzione di portare Icgeb dall'Altopiano al centro, non solo durante la manifestazione ma in pianta stabile".

Area Science park

Così ha poi dichiarato Paoletti: "Parte degli investimenti nella ricerca sono pubblici e devono essere restituiti per il bene di tutti. Per questo l'innovazione è fondamentale e in questo campo Trieste è in prima linea in quanto prima città italiana per quanto riguarda le startup. Con Trieste Next vogliamo dimostrare che esiste un modo serio e sostenibile per valorizzare la natura anche dal punto di vista economico".

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